Origine e sviluppo del potere temporale dei papi (650-850) - Confronti
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Origine e sviluppo del potere temporale dei papi (650-850)

by redazione

di Carlo Papini, Claudiana, Torino 2013 (298 pagine, 29 euro)

Nel solco della sua precedente opera (Da vescovo di Roma a sovrano del mondo, del 2009), Papini adesso analizza – come precisa il sottotitolo – «un’epoca di falsi abilmente costruiti, che hanno inciso nel corso della storia». E infatti nei secoli VII-IX i papi non esitarono a far redigere documenti falsi, pur di fondare la legittimità del loro potere temporale. Il più famoso di questi falsi – ma ritenuto per secoli vero, fino a che nel secolo XV Lorenzo Valla non demolì la sua credibilità – fu il Constitutum Constantini, cioè l’atto con cui, nel 317, l’imperatore Costantino avrebbe donato a papa Silvestro «il potere del supremo comando… e il primato tanto sulle quattro sedi principali di Alessandria, Antiochia, Costantinopoli e Gerusalemme, quanto su tutte le chiese di Dio del mondo intero». Papini spiega come e perché la famosa «donazione» fu invece redatta a Roma, nel 752-53, per volontà di Stefano II, che voleva così rafforzare la sua autorità in vista di un’alleanza con i Franchi.

Un altro falso clamoroso, documenta Papini, furono le cosiddette Decretali pseudo-isidoriane: quest’opera, apparsa in Francia nel secolo IX, era caratterizzata da un abile mescolamento di vero e di falso, per rendere più credibili lettere di pontefici dei primi secoli, fabbricate ad hoc per esaltare il primato e il potere del sommo pontefice. Il testo, che ebbe grandissimo influsso nel Medio Evo, per certi aspetti – sostiene lo studioso – pesò sul Tridentino, sul Vaticano I e perfino sul II. Dalla lettura del volume si apprenderanno altri «falsi» fabbricati dai pontefici per legittimare il loro potere mondano. Un potere che, formalmente finito nel 1870 con la fine dello Stato pontificio, tuttavia – annota l’autore – in Italia continua ad imperversare, con il nuovo Concordato, perché i desiderata d’Oltretevere a tutt’oggi «praticamente impediscono al Parlamento di legiferare sui “princìpi non negoziabili” (per il Vaticano)» quali le coppie di fatto, il fine-vita, la fecondazione eterologa (pag. 13). Ma, per trovare la radice delle odierne pretese clericali, occorre risalire molto indietro nella storia: un cammino lungo il quale Origine e sviluppo… dà un ricco apporto di dati che, scuotendo ingenue credenze, aiutano a capire le dinamiche del «potere sacro».

David Gabrielli

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