Dal 6 al 10 novembre del 2002 a Firenze si radunò una folla oceanica per il Forum sociale europeo. Forse l’ultima volta in cui una comunità di Sinistra è stata insieme e si è posta il problema di progettare un mondo diverso e migliore.
Firenze
di Goffredo Fofi. Scrittore, critico letterario e cinematografico, giornalista. Direttore della rivista Gli asini. Si chiama L’altra Firenze la ricca antologia (con…
Master di I livello in Libertà religiosa, libertà di coscienza, diritti e geopolitica delle religioni
di Redazione Confronti Da diversi decenni il nostro Paese è divenuto sempre più compiutamente multiculturale e ad elevato pluralismo religioso. Vi hanno…
Negli anni Cinquanta Firenze era definita da alcuni “piccola Atene”, in virtù di una stagione politica e culturale per molti versi straordinaria.
#Portichiusi: dall’Università di Firenze due voci fuori dal coro ASSEGNATI I PREMI DI LAUREA“ARCHIVIO DISARMO-TULLIO VINAY” In giorni in cui nel…
L’Associazione Liberarsi onlus INVITA al Convegno:
2017: 25 ANNI DI 41 BIS, 25 ANNI DI TORTURA
Sabato 8 aprile 2017
Sala Centro Sociale Valdese
via Manzoni, 21 – FIRENZE
Religione/religioni
Firenze, 12 novembre 2016 – Sala della Cassa di Risparmio
Ezechiele 33,11 “Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si…
di Adam Smulevich (tratto da Moked, il portale dell’ebraismo italiano)
La relazione è prima di tutto esperienza concreta. Fatta di saluti, incontri, difficoltà da superare assieme. Questo lo spirito con cui donne di diverse estrazioni culturali e religiose si sono riunite ieri (3 settembre) presso la comunità islamica di Firenze per una riflessione, informale e a più voci, sul tema. Un evento tra i più carichi di significato nel percorso che porterà all’avvio delle celebrazioni per la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica. “Era importante esserci, anche alla luce del luogo particolare in cui ci troviamo. Un’esperienza da non mancare” sottolinea la presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli, il cui intervento si è focalizzato sull’esigenza di superare le barriere e rafforzare i linguaggi e i codici comuni.
“Pensando a questo incontro – le sue parole – ci siamo chieste se siamo ponti all’interno della nostra Comunità. È una sfida, ma è anche una necessità. Questo percorso è una necessità. Se aderenti a se stesse, centrate, noi donne siamo anche capaci di usare consapevolmente e interpretare il linguaggio maschile, oltre al nostro simbolico linguaggio femminile. Le donne sono bilingui. Dobbiamo esserne coscienti”. Viva cordialità ha segnato il confronto tra esperienze di vita differenti. A fare gli onori di casa Sanaa’a, esponente del direttivo islamico locale che molto si è spesa in questi anni nel dialogo con il mondo ebraico. “Salutiamoci, sorridiamoci, chiediamoci chi siamo, ascoltiamo i bisogni dell’altro, cerchiamo di essere presenti”. Questa, per Sanaa’a, la strada verso una più piena e reciproca comprensione.