di Danilo Di Matteo. Psichiatra e psicoterapeuta. Autore di “L’esilio della parola. Il tema del silenzio nel pensiero di André Neher” (Mimesis,…
Giacomo Marramao
interventi di Moni Ovadia e Giacomo Marramao – La discussione sull’antisionismo può portare fuori strada, perché non esiste più il sionismo così come lo si intendeva alle origini. Quello che c’è oggi in Israele – sostiene Ovadia – è un ultranazionalismo declinato anche nelle forme di fanatismo religioso, che utilizza in modo strumentale l’equazione antisionista=antisemita. L’«israelizzazione della Shoah», la chiusura in una logica identitaria fondata sull’uso autolegittimante di quell’«impensabile» – gli fa eco Marramao – ha fatto della Shoah un «instrumentum regni»: contraddizione in termini, se si pensa alla cifra anti-identitaria e universalizzante dell’Orrore di Auschwitz, cui Theodor Adorno aveva attribuito la tragica rilevanza di margine estremo del Senso della Storia e di evento-limite del concetto filosofico.
Vi proponiamo i testi integrali (rivisti dagli autori) degli interventi di Ovadia e Marramao all’incontro del 6 dicembre scorso all’Università Roma Tre su «Antisemitismo/antisionismo: quando un termine stravolge una lotta».