di Giuseppe Giulietti
Milioni di italiani non hanno gradito una campagna elettorale sguaiata, urlata… Come utilizzerà ora Renzi questa investitura popolare? La riterrà un via libera su tutto, una promozione del governo con Alfano, un “sí” anche ad eventuali alleanze con Berlusconi? Oppure la utilizzerà per “cambiare verso” davvero all’Italia e preparare lo schieramento che dovrà affrontare le prossime elezioni politiche? Le prossime mosse saranno decisive e faranno capire la direzione di marcia.
«Fortunato di essere in Italia». Questa la prima paradossale sensazione, mentre guardo i risultati che arrivano dal resto d’Europa. Altrove razzisti, neonazisti, neofascisti raggiungono percentuali a due cifre: dalla Francia alla Danimarca, dalla Grecia all’Ungheria… qui sono restati al palo, non sono, almeno per ora, in condizione di nuocere. Per una volta l’infelice anomalia italiana ha avuto la meglio sulla infelicissima norma europea e non ci sembra poca cosa anche perché, pure a casa nostra, erano risuonate le parole della discriminazione, della xenofobia, della caccia allo straniero e al diverso.
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