Ezechiele 33,11 “Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, Dio, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva”.
Le chiese evangeliche già da tempo si sono espresse per l’abolizione della pena dell’ergastolo in Italia. Nel 2014 la Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha aderito alla campagna lanciata da dentro le carceri per l’abolizione dell’ergastolo.
Una condanna che pone sulla vita di una persona la sentenza “fine pena mai”, induce disperazione e perdita del senso di tutta la propria esistenza. Ha certamente ragione papa Francesco a definire l’ergastolo una “pena di morte nascosta”.
Come testimoniano i racconti dei detenuti, una tale pena toglie ogni speranza, condanna il detenuto a una condizione di solitudine e di isolamento dal mondo. A questo si aggiungono gli effetti del 41 bis che sospende i benefici del trattamento penitenziario e che, se applicati ad un ergastolano, equivalgono all’isolamento più totale. Così si esprime il pastore valdese Francesco Sciotto, coordinatore della commissione carceri della Fcei:
“Noi crediamo che chiunque – qualunque reato abbia commesso e a qualunque età l’abbia commesso – debba vivere la reclusione carceraria con la speranza di poter ricominciare, anche dopo un periodo pur lungo di detenzione. L’ergastolo dà l’ultima parola a un’esperienza considerata irrecuperabile. Lo Stato invece non può abdicare, rinunciare alla prospettiva del recupero e della speranza”.
Tantomeno possiamo rinunciare a offrire una speranza noi che ci diciamo discepoli di Gesù di Nazareth, che ha operato per mostrarci che nessuna situazione è intrasformabile, nessuna persona è persa alla speranza
Perché come cristiani vogliamo levare la nostra voce per l’abolizione dell’ergastolo?
- Perché ogni vita umana appartiene a Dio, che opera per la continua crescita delle sue creature e per la loro conversione a una vita nuova. Ma la società deve offrire alle persone la possibilità di misurarsi nelle relazioni, nel mondo, in questa vita rinnovata: la pena dell’ergastolo preclude in modo assoluto questa possibilità.
- Perché siamo contrari a ogni pena vendicativa che umili le persone e cancelli il loro diritto e la dignità umana di cui sono portatori e portatrici.
- Perché ogni persona ha diritto alla speranza di migliorarsi e di ricominciare daccapo.
Per tutto questo e molto altro vi invitiamo a una giornata ecumenica di preghiera per l’abolizione dell’ergastolo nella legislazione italiana.
Ci raccoglieremo nella chiesa valdese di Firenze, in via Micheli, sabato 6 febbraio 2016.
La giornata viene organizzata sotto gli auspici della Festa della Toscana, nel quadro della memoria della riforma penale promulgata nel 1786 da Pietro Leopoldo di Lorena: la Toscana divenne allora il primo Stato al mondo in cui si abolì la pena di morte.
La nostra giornata vedrà interventi di persone coinvolte in questa battaglia e di esperti sul campo, e poi preghiere, musica e canti legati alle tradizioni delle chiese che vorranno partecipare e portare il loro contributo. Sarà offerto anche un buffet, occasione per ritrovare le forze e conoscersi e stringere legami per il futuro.
La giornata è caratterizzata dal desiderio di portare questo tema e tutte le persone ad esso legate di fronte al Dio della vita, prima ancora che nell’ambito delle scelte politiche.
La vostra adesione è dunque tanto più importante in quanto comunità di credenti. Speriamo di avere tra noi anche detenuti ed ex-detenuti, così come magistrati e persone del diritto che si battono da anni per l’abolizione dell’ergastolo.
Vi chiediamo di aderire a questa giornata anche organizzando percorsi di sensibilizzazione nelle vostre comunità, in modo da portare all’incontro ecumenico comune la voce forte delle diverse comunità di credenti.
Attendiamo con fiducia le vostre adesioni a questo indirizzo: ltomassone@chiesavaldese.org
Per il Centro Sociale Evangelico Letizia Tomassone (pastora valdese)
Chiesa Evangelica Valdese di Firenze – Centro Sociale Evangelico di Firenze
in collaborazione con la Regione Toscana
in occasione della Festa della Toscana organizzano una giornata ecumenica
“I CRISTIANI CONTRO L’ERGASTOLO”
Sabato 6 Febbraio 2016
Ore 10.00accoglienza
Ore 10.30 introduzione di Letizia Tomassone (Pastora Chiesa Valdese di Firenze)
Ore 10.40 Il no all’ergastolo con interventi di:
PIETRO COSTA (Docente universitario)
BENIAMINO DEIDDA (Magistrato)
EMILIO SANTORO (Docente universitario)
FRANCESCO SCIOTTO (Pastore Valdese responsabile commissione carceri FCEI)
NICOLA VALENTINO (autore del libro l’ergastolo, Ed. Sensibili alle foglie)
Ore 12.00 dibattito ed interventi
Ore 13.00-14.30 pausa per pranzo comunitario insieme
Ore 14.30 – 16.00 testimonianze ed interventi
Ore 16.00 – 16.30 preghiera in comune che collegherà l’assemblea di Firenze e tante amiche e amici che si uniranno a noi dalle carceri e da altri spazi
Ore 16.30 coro Gospel Florence Christian Fellowship
Chiesa Evangelica Valdese, via Micheli angolo Via La Marmora – Firenze
Hanno già aderito a questa giornata ecumenica numerose comunità cristiane di Firenze e della Toscana
Adesioni da inviare: ltomassone@chiesavaldese.org