Digitalizzato l’archivio dell’Associazione Nazionale Docenti Universitari
Convegno nel centenario della nascita di Giorgio Spini, che ne fu fondatore
Venerdì 23 settembre, Aula Magna del Rettorato
Il Sessantotto e l’Università. Una testimonianza inedita del clima e del dibattito acceso in quegli anni sulla riforma e sul ruolo dell’istruzione universitaria è contenuta nell’archivio dell’Associazione Nazionale Docenti Universitari (ANDU), che fu presieduta da Giorgio Spini(1916-2006).
L’archivio, collocato presso la Biblioteca di Scienze sociali dell’Ateneo, è stato riordinato e digitalizzato e viene presentato in occasione del centenario della nascita dell’illustre docente, professore emerito di Storia contemporanea dell’Università di Firenze.
L’appuntamento è venerdì 23 settembre (ore 9,30 – Aula Magna piazza San Marco, 4). Il convegno è aperto dal rettore Luigi Dei, dal presidente della Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” Giusto Puccini e dalla dirigente del Sistema Bibliotecario di Ateneo Maria Giulia Maraviglia.
L’ANDU nacque nell’aprile del 1968 a Roma da una scissione del Comitato Professori Universitari per il Rinnovamento dell’Università. L’Associazione, che fu aperta non solo ai professori di ruolo, ma anche agli incaricati, assistenti e borsisti, svolse fino al 1971 un’intensa attività sui temi della riforma universitaria a favore della democratizzazione e della riorganizzazione delle strutture.
I documenti dell’archivio offrono, perciò, uno spaccato di storia italiana e del dibattito politico che si sviluppava in quegli anni sul sistema scolastico e accademico.
Intervengono al convegno Mario G. Rossi (L’ANDU e la presidenza di Giorgio Spini), Lucilla Conigliello e Chiara Melacca (L’intervento di riordino e inventariazione dell’archivio presso la Biblioteca di scienze sociali), Adriana Dadà (Il movimento studentesco e l’ANDU), Giunio Luzzatto (Giorgio Spini e la commissione scuola del Psi), Paolo Gianni (Dall’ANDU al Comitato Nazionale Universitario- CNU), Paolo Blasi (Giorgio Spini e l’Università di Firenze). Conclude Valdo Spini.
Dopo l’inventariazione e la digitalizzazione l’archivio è consultabile tra i fondi della Biblioteca di scienze sociali alla pagina http://chartae.sbafirenze.it