Redazione
La pandemia dovuta a Covid-19 sta ridefinendo profondamente gli spazi globali e il rapporto dell’uomo con l’ambiente. Dalla scala globale a quella locale e ancor più domestica: ogni ambito di attività umana sembra aver subito un cambiamento radicale.
La rivista Documenti geografici, curata da geografi dell’Università di Roma Tor Vergata, ha dedicato un numero a questi temi, con oltre 60 contributi di ricerca che affrontano, tra l’altro, i cambiamenti in atto nelle relazioni tra spazio e uomo, nella vita quotidiana e nella socialità, nella gestione amministrativo-territoriale e dei confini, nella percezione dei luoghi, nelle dinamiche geopolitiche e di cambiamento degli assetti e degli equilibri internazionali.
Lo sforzo collettivo di ricercatori ed esperti delle Università di tutta Italia rappresenta il contributo della geografia, e non solo, alla comprensione e all’interpretazione del fenomeno pandemico, in una prospettiva di “pronto utilizzo”, così come capace di leggere e ridurre tensioni territoriali e di fornire risposte multi-scalari. Bisogna inoltre considerare le correlazioni che le scienze mediche stanno evidenziando tra diffusione del patogeno e concause geografiche da ricercarsi proprio nel “paziente territorio”. Spostamenti pendolari giornalieri, densità e strutture demografiche, relazionate alla morfologia del territorio, compromissioni ambientali hanno, con molta probabilità, esposto maggiormente alcune comunità rispetto ad altre.
La geografia in chiave interdisciplinare, con questo numero della rivista, cerca, in sintesi, di fornire un contributo di interpretazione che amplia la gamma delle conoscenze sulla diffusione della pandemia.
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