Weekly n. 11 Consigli di lettura - Confronti
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Weekly n. 11 Consigli di lettura

by redazione

di Redazione Confronti

Hafez. Ottanta canzoni (Einaudi, 2008)
— 
di Samuele Carrari (Libraio, Claudiana, Milano)

Non ho mai avuto dimestichezza con la poesia, pur accordandole una potenzialità infinita. Dietro questa scusa, non l’ho mai nemmeno affrontata. Sono quindi molto contento, in tema con il presente numero, di potervi proporre un piccolo libro con il quale sto personalmente “affrontando la cosa”. Hafez (poeta persiano del XIV secolo) non ha bisogno di presentazioni: è il poeta dell’amore, e questa commistione tra amore carnale e amore mistico, dove l’amato e Dio si scambiano continuamente le parti, non può che sottolineare la profonda conoscenza che l’autore avesse dei segreti e dei desideri delle persone. In Iran è famosissimo, mentre in Europa è stato scoperto e poi celebrato da Goethe. Profondo conoscitore della religione, della filosofia e delle corti di Persia del suo tempo, Hafez ci viene proposto – attraverso l’ottima curatela e traduzione di Stefano Pellò – attraverso questo piccolo libro che racchiude una scelta dei suoi oltre cinquecento ghazal, o poemi. «Non morirà mai chi nel cuore non ha che amore».

L’Iran al tempo di Trump, di Luciana Borsatti (Castelvecchi Editore, 2020)

Dal ritiro di Washington dall’accordo sul nucleare iraniano all’uccisione di Qassem Soleimani, il generale dei Pasdaran massacrato nella notte da un raid Usa a Baghdad. In poco più di un anno e mezzo, dal maggio 2018 ai primi giorni del 2020, la politica di “massima pressione” contro l’Iran del successore di Obama è riuscita a innescare una serie di eventi andati oltre le peggiori previsioni formulate dagli iraniani al suo arrivo alla Casa Bianca, e ha rischiato di portare tutti sul baratro di una nuova guerra in Medio Oriente.

Sciiti nel mondo, di Bianca Scarcia Amoretti, Jouvence, 1994)
— 
di Michele Lipori (Redazione Confronti)

Protagonisti politici di primo piano sulla scena mediorientale contemporanea, gli sciiti permangono una realtà poco nota. Il libro di Biancamaria Scarcia Amoretti, che è stata una delle massime studiose sull’argomento, intende offrire un profilo storico che parte sin dai primi tempi dell’Islam, nei diversi Paesi in cui sono presenti, mettendo in luce gli elementi di continuità con il passato e quelli determinati, invece, dal contesto internazionale a noi più prossimo. Accanto ai fatti storici, però, se ne analizza la specificità religiosa e il contributo all’elaborazione teologica e filosofica dell’Islam nel suo complesso.

 La gabbia d’oro, di Shirin Ebadi (Bur, 2009)
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di Samuele Carrari (Libraio, Claudiana, Milano)

Proponiamo qui uno dei diversi libri che l’iraniana Shirin Ebadi  –  avvocato, giudice e attivista, nonché premio Nobel per la Pace del 2004 – ha scritto per dipingere la società iraniana prima e dopo la rivoluzione del 1979. Questo reportage, che prende in esame due famiglie fra le tante, racconta di tre fratelli, molto uniti, e del loro rapporto che, dopo la rivoluzione islamica, per via dei diversi schieramenti da loro scelti, si incrina fino a sfociare in contrasto aperto. I temi toccati dalla Ebadi lambiscono terre lontane, ma non risulteranno poi così estranei anche a noi: l’abuso e la strumentalizzazione degli ideali ad opera dei super-ricchi e dei potenti. Sullo sfondo, ma neanche tanto, le donne: loro, il cui ruolo sociale la rivoluzione ha mortificato e appiattito, rappresentano il vero collante che cerca di tenere unite queste storie. Libro denuncia di una Shirin Ebadi, a sua volta destituita dal suo ruolo di giudice nel 1979, colpita dalle accuse più infamanti per colpa della sua continua opera di resistenza, e costretta all’esilio a Londra. Da leggere.

Storia dell’Iran. 1890-2020, di Farian Sabahi (Il Saggiatore, 2020)
— 
di Samuele Carrari (Libraio, Claudiana, Milano)

Vi segnaliamo l’importante libro, uscito in luglio 2020 per il Saggiatore, dell’iranista e islamologa Farian Sabahi: questo lavoro rappresenta il saggio generale più aggiornato sull’argomento in Italia. Giornalista, professoressa e scrittrice, la Sabahi, che già aveva scritto una storia di questo Paese aggiornata al 2008 per i tipi di Bruno Mondadori, collega i numerosi accadimenti – i fili che vanno a comporre “un unico tappeto” – avvenuti in Iran all’inizio del Novecento, iniziato qui qualche anno prima, ai fatti di cronaca che abbiamo avuto modo di leggere e ascoltare durante questi ultimi mesi. Assistiamo così all’intreccio dei fatti riguardanti la rivoluzione iraniana del 1979, l’ascesa al potere dell’ayatollah Khomeini, fino allo storico accordo sul nucleare del 2015 di Vienna – da cui si discosta l’amministrazione Trump – e l’uccisione del generale Soleimani a opera di un drone statunitense nel gennaio del 2020.

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