Michele Lipori. Redazione Confronti
Nonostante nel 2020 – perlopiù a causa della pandemia da Covid-19 – negli Stati Uniti d’America siano state giustiziate meno persone rispetto a qualsiasi anno in più di tre decenni, la pena di morte per le persone condannate per omicidio continua a essere invocata dalla maggioranza degli/delle americani/e.
Secondo un sondaggio, condotto dal Pew Research Center tra il 5 e l’11 aprile su un campione di 5.109 adulti statunitensi, il 60% è favorevole alla pena di morte per le persone condannate per omicidio, incluso il 27% che è fortemente a favore. Circa quattro persone su dieci (39%) si oppongono alla pena di morte, con il 15% che si dichiara “fortemente contrario”. Il sondaggio rileva che il sostegno alla pena di morte è inferiore del 5% rispetto all’agosto 2020, quando era il 65% a dichiararsi favorevole alla pena di morte per le persone condannate per omicidio.
La maggioranza degli/delle americani/e (56%) a!erma che i neri hanno più probabilità dei bianchi di essere condannati alla pena di morte in seguito a una condanna per crimini gravi. L’85% degli adulti neri lo a!erma anche a parità di condanna: è dello stesso avviso anche il 61% degli adulti ispanici e il 49% degli adulti bianchi.
L’appartenenza politica continua a essere un fattore importante a sostegno della pena di morte e delle opinioni sulla sua amministrazione. Poco più di tre quarti dei repubblicani e degli indipendenti che propendono per il Partito repubblicano (77%) affermano di essere a favore della pena di morte per le persone condannate per omicidio, compreso il 40% che si dichiara “molto favorevole”.
Come in passato, il sostegno alla pena di morte varia a seconda dei gruppi “razziali” ed etnici. La maggioranza degli adulti bianchi (63%), asiatici (63%) e ispanici (56%) è favorevole alla pena di morte per le persone condannate per omicidio. Gli adulti neri sono equamente divisi: è il 49% di costoro a dichiararsi favorevole alla pena di morte.
Il sostegno alla pena di morte varia anche a seconda dei gruppi di età. Circa la metà delle persone di età compresa tra 18 e 29 anni (51%) è a favore della pena di morte, rispetto a circa sei adulti su dieci di età compresa tra 30 e 49 anni (58%) e a coloro che hanno oltre 65 anni (60%). Sono gli adulti di età compresa tra 50 e 64 anni a essere, in percentuale, i più favorevoli alla pena di morte (69%).
Anche il grado d’istruzione o!re delle variabili. Quasi sette adulti su dieci (68%) che non hanno frequentato l’università sono favorevoli alla pena di morte, così come il 63% di coloro che hanno frequentato l’università ma non hanno una laurea.
Il 78% degli/delle americani/e afferma che c’è “qualche rischio” che una persona innocente venga messa a morte, mentre solo il 21% pensa che ci siano garanzie adeguate per evitare che ciò accada. Solo il 30% dei sostenitori della pena di morte – e solo il 6% degli oppositori – afferma che esistono garanzie adeguate per impedire l’esecuzione di persone innocenti. Inoltre, il 63% degli/delle americani/e – tra cui circa la metà dei sostenitori della pena di morte (48%) – afferma che la pena di morte non impedisce alle persone di commettere reati gravi.
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Michele Lipori
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