di Nadia Addezio. Redazione Confronti
LE RELIGIONI IN PAKISTAN
Il Pakistan consta di 4 province: Belucistan, Khyber Pakhtunkhwa, Punjab e Sindh, e 2 territori autonomi: Azad Kashmir e Gilgit-Baltistan. La religione di Stato è l’Islam, professato dal 96,47% della popolazione (pari a oltre 207,68 milioni, Population Census 2017). Il restante 4% è costituito da induisti (1,73%), cristiani (1,27%), ahmadiyya (0,09%), sikh, baha’i e altre religioni (0,02%). 1
Il Pakistan è un Paese che segue il modello Common law, anche se il quadro costituzionale prevalente si basa sulla Sharia islamica.
RAPIMENTI, CONVERSIONI E MATRIMONI FORZATI
Secondo il report Abductions, Forced Conversions, and Forced Marriages of Religious Minority Women and Girls in Pakistan [novembre 2021] dell’APPG for Pakistani Minorities, gruppo parlamentare britannico per le minoranze pakistane, negli ultimi anni sono in aumento i casi di ragazze e giovani donne tra i 12 e i 25 anni appartenenti alle minoranze religiose cristiane, hindu e sikh che vengono rapite, convertite all’Islam e costrette al matrimonio con i loro rapitori o persone terze. Secondo stime provvisorie riportate nello studio sono 1000 le giovani donne e ragazze di minoranze religiose che sono sottoposte ogni anno a questo trattamento. L’aggravante è che questi casi restano impuniti. Complice una “polizia cieca” che risulta riluttante a svolgere indagini. Solitamente, nel momento successivo al rapimento, i parenti delle vittime chiedono un primo rapporto informativo (FIR) alla polizia. Ma quello che avviene dopo alcuni giorni è la consegna del certificato di conversione ai genitori, oltre che il certificato di matrimonio. La conversione e il matrimonio vengono fatti passare come “consenzienti” e “volontari”.
Questi casi sono maggiormente frequenti nelle province del Sindh e del Punjab, dove nella prima – secondo il Censimento del 2017 – la popolazione hindu costituisce il 6,51%, quella cristiana lo 0,97%; nel Punjab, il 2,31% è di fede cristiana, lo 0,13% di fede hindu.
Il rapimento, la conversione e il matrimonio forzati sono possibili per il beneplacito dei chierici, i quali svolgono un ruolo chiave nel processo di conversione e matrimonio tra le vittime e i rapitori. Nella politica del Pakistan, provare a ostacolare qualsiasi leader religioso può essere interpretato come un attacco all’Islam. Per tale ragione, le pratiche dei chierici sono tollerate da funzionari governativi e politici.
Pur non esistendo leggi che criminalizzino le conversioni forzate, vi sono alcune che, se applicate, possono portare alla diminuzione di questi crimini.
LEGGI E ARTICOLI DI RIFERIMENTO
Nella sezione Of Kidnapping, Abduction, Slavery and Forced Labour del Codice Penale pakistano [1860], all’articolo 361 è criminalizzato il rapimento di un minore sotto i 16 anni per una donna e 14 anni per un uomo. All’articolo 364A è prevista la punizione con la morte, la reclusione a vita o reclusione non inferiore a 7 anni per chiunque rapisca una persona al di sotto dei 14 anni per averla esposta al pericolo di assassinio o col chiaro intento di uccisione, o intende provocarle gravi ferite, sottoporla a schiavitù, o per concupiscenza. L’articolo 498 B criminalizza il matrimonio forzato.
Il Federal Child Marriage Restraint Act 1929 (modificato) stabilisce che l’età minima per il matrimonio è 16 anni per le donne e 18 per gli uomini. Questa legge entra in contraddizione con il Sindh Marriage Restraint Act 2013, che vieta i matrimoni sotto i 18 anni sia per maschi che per le femmine nella provincia del Sindh e dove sposare o aiutare il matrimonio di un minore viene inteso come reato penale. Nella pratica, i tribunali nazionali forniscono legittimità a matrimoni infantili basati sulle leggi della Sharia islamica.
PROPOSTE DI LEGGE
Nel 2016 viene approvata dalla Sindh Provincial Assembly la Criminal Law Bill (Minorities protection) che vieta le conversioni forzate e prima dei 18 anni. Ma, a causa delle pressioni subìte dai partiti islamici, il governatore del Sindh rinuncia di apporre la sua firma e renderlo operativo. Alcuni leader islamici avevano ritenuto l’atto contrario all’Islam nel sancire un’età minima per la conversione e/o il matrimonio. Qualche anno più tardi, nel 2019, viene istituita una Commissione parlamentare federale speciale volta ad affrontare la questione delle conversioni e matrimoni forzati. La Commissione, dopo la sua indagine sul campo, ha concluso che il fatto non sussiste e, l’unico caso che aveva rilevato, riguardava una ragazza che si era convertita e sposata col suo consenso.
Nel 2020 viene bocciata dal Senato una legge a tutela delle minoranze religiose e poi, nel febbraio 2021, un’altra per bandire le conversioni e matrimoni forzati, prescrivendo protezione e assistenza alle persone vittime dei due reati e condannando fino a 14 anni di carcere i rapitori e responsabili delle conversioni forzate di giovani donne.
- Ci sono inoltre diverse stime: a) Il governo americano stima nel 2021 Report on International Religious Freedom: Pakistan che la popolazione pakistana fosse pari a 238,2 milioni a metà 2021, dove il 96% è musulmana e il restante 4% include le altre minoranze religiose; b) secondo le proiezioni del World population review, la popolazione pakistana è stimata nel 2022 a 229,5 milioni; c) secondo le proiezioni del Pew Research Center [2020] il 96,5% della popolazione è musulmana, l’1,9% è hindu, l’1,6% è cristiana. Le altre minoranze sono stimate a meno dell’1%.
Ph. Marriage © Khadija Yousaf via Unsplash
Nadia Addezio
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