Redazione Confronti
Con il cuore pieno di tristezza ma, anche, grati al Signore per avercelo donato, annunciamo il ritorno al Padre di Gianni Novelli. Nato nel 1936, scomparso ieri, pianto da molti e molte, a Roma lo saluteremo domani, 30 novembre, per l’ultima volta, con una celebrazione eucaristica nella Comunità di base di San Paolo in Roma, alle ore 11,30.
In questa sede non vogliamo ripercorrere l’intensissima e poliedrica vita del nostro amico e fratello, ma solo dare qualche flash sul suo rapporto con Com, la rivista nata nel 1972, due anni dopo diventata Com-Nuovi Tempi e, nell’89, Confronti. Gli inizi furono incoraggianti ma, anche, ardui. Gianni fu importantissimo per allargare i nostri contatti: egli, infatti, aveva innumerevoli conoscenze nel mondo dei presbìteri, in quello delle suore, e nei gruppi cattolici “alternativi” che erano nati in Italia all’indomani del Concilio Vaticano II.
Inoltre, egli si dava da fare anche per risolvere i problemi concreti di una piccola iniziativa che non aveva grandi mezzi: ogni settimana, di notte, portava pacchi della rivista ai treni che dovevano, la mattina dopo, essere in Puglia, Lucania, Calabria e Sicilia. In tal modo Com arrivava anche laggiù con una puntualità straordinaria.
Per la sua intensa attività politico-ecclesiale possiamo ben dire che non vi era evento dedicato ai problemi della pace nel mondo, o alla causa ecumenica, che non lo interessasse: e a decine di questi appuntamenti, in Italia e nel mondo, egli cercava di partecipare. Ricordiamo, tra l’altro, che egli fu presente alle Assemblee ecumeniche europee (Basilea nel 1989, Graz nel ’97, e Sibiu nel 2007) e all’Assemblea di Seul organizzata nel 1990 dal Consiglio ecumenico delle Chiese su Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato. In Italia, poi, attivissimo fu nel Cipax (Centro interconfessionale per la pace), creatura ideata da lui negli anni Ottanta del secolo scorso e guidata da lui per decenni: come contare, poi, le conferenze – dedicate alla pace e all’ecumenismo – che, grazie a lui, si tennero nei locali della Cdb san Paolo a Roma? E, ancora, gli incontri personali con prelati, vescovi, teologi, teologhe, religiosi e religiose, dei vari Continenti, tutti e tutte impegnati/e per la pace?
Gianni era molto amato da chi arrivava a conoscerlo, perché era ricco di una particolare saggezza e, insieme, di una mitezza disarmante: dialogare con lui era una gioia.
Siamo sicuri che il suo nome e la sua figura saranno ricordati a lungo; e che la sua eredità – l’impegno ecumenico e interreligioso – rimarrà viva. La nostra rivista gli è riconoscente in modo particolarissimo. La terra ti sia lieve, caro Gianni!
Roma, 29 novembre 2023
Foto © Patrick M. via Flickr