Il 21 gennaio 2025 segnerà il quinto centenario del movimento anabattista zurighese, il cui inizio è identificato con il battesimo di Jörg Blaurock da parte di Conrad Grebel. Nonostante le divergenze tra le varie correnti anabattiste del Cinquecento, il movimento ha contribuito a definire princìpi come il rifiuto dell’uso della forza e la separazione dalla società peccatrice. Questioni che riemergono con forza anche al giorno d’oggi.
Fulvio Ferrario
Alla fine di ottobre si è chiusa la lunga fase sinodale voluta da Francesco. E anche se su temi come quelli dell’apertura alle donne del ministero diaconale la porta non è stata del tutto chiusa, è altrettanto vero che i cambiamenti tanto sperati in diversi ambienti cattolici non sembrano essere all’orizzonte.
L’orizzonte “interreligioso” domina ormai da decenni il dibattito teologico e, in misura non irrilevante, quello culturale, non senza ricadute in ambito politico. Tuttavia, sebbene sia del tutto evidente che l’incontro tra religioni sia importante, può accadere che capi religiosi abbiano la presunzione di parlare in nome dell’umanità intera sulla base dei “veri insegnamenti delle religioni”, dei quali sarebbero depositari.
Pur affermando di non amare i “sacerdoti”, la società scristianizzata si affida spesso a “oracoli” di varia natura. Negli ultimi anni sembra essere molto gettonata la categoria del “geopolitico” con la quale – magari via Youtube – si spiega alla “plebe” come funziona davvero il mondo.
Ogni teologia, quindi non solo – ad esempio – quella “del Sud del mondo”, è sempre stata contestuale: un conto è annunciare l’Evangelo nelle foreste del Congo, un altro farlo a New York. Domande, linguaggi, stili argomentativi dipendono dal contesto in misura decisiva. Nell’attuale geografia cristiana è dunque richiesta una teologia contestuale europea: con quali caratteristiche?
Oggi 14 agosto 2024 ricordiamo Paolo Ricca, pastore e teologo valdese, da poco scomparso. Paolo Ricca nel suo servizio come pastore della chiesa e professore di storia e teologia presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma è stato un uomo della parola, è così che lo ricorda nell’articolo il teologo Fulvio Ferrario.
Il 20 luglio 1944 scatta la celebreOperazione Walkyrie, il colpo distato anti nazista organizzato da una parte dei vertici militari e da cui Adolf Hitler esce pressoché incolume. Conclusa la guerra e crollato il nazismo sotto le bombe alleate, la memoria del 20 luglio è controversa fin dall’inizio.
Ha fatto clamore la notizia che Bergoglio parteciperà al G7 a conduzione italiana, che si terrà in Puglia dal 13 al 15 giugno. Eppure la sorpresa non dovrebbe essere assoluta, per diverse ragioni.
Nel fuoco del pluridecennale dibattito sul conflitto israelo-palestinese sono coinvolte anche le Chiese cristiane. In questo articolo si formulano degli “appunti” su quali caratteristiche (non) dovrebbe avere una “postura ecclesiale”.
Con Jürgen Moltmann, deceduto lunedì 3 maggio, alla rispettabile età di 98 anni, scompare l’ultimo esponente della grande generazione teologica che ha dominato il secondo Novecento.