Con gli attentati che sono costati la vita a 250 persone in Sri Lanka un popolo intero – compresi i tamil ex simpatizzanti dei guerriglieri – si desta dal sogno di poter vivere un’era di prosperità e pace, anche in un paese a maggioranza buddhista non sempre tollerante. Eppure chiari segnali in tal senso, purtroppo ignorati, erano già apparsi all’orizzonte.