di Luigi Sandri (Redazione Confronti), Gianni Novelli (Fondatore Cipax). Storia e profezia: l’eredità di Giovanni Franzoni: su questo tema la Comunità cristiana…
redazione
di Rando Devole Se per carcere intendiamo la privazione di libertà, l’Albania totalitaria, prima della caduta del Muro di Berlino, era in…
A ottant’anni dalle “Leggi razziali” promulgate da Mussolini, la senatrice a vita Liliana Segre, ha recentemente presentato in Senato un Ddl (di cui è prima firmataria) per l’istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
di Bruna Peyrot. Studiosa di storia orale, specializzata in ricerche su memoria e identità protestante Fino al 3 novembre presso la Galleria…
Abbiamo intervistato il pastore valdese Eugenio Bernardini, nel suo ultimo anno del suo mandato da moderatore della Tavola valdese. Riflessioni sul ruolo, oggi, di una Chiesa di minoranza che gode di un forte riconoscimento nell’opinione pubblica italiana e – pur consapevole delle proprie fragilità e limiti – si adopera per le libertà di tutti.
Il decreto su “sicurezza e immigrazione”, a lungo annunciato e finalmente approvato dal Consiglio dei ministri a fine settembre ha come principale obiettivo la restrizione del diritto di asilo. A tale scopo, abolisce nella sostanza la protezione umanitaria, ossia la formula più utilizzata: nel 2018 il 28% delle richieste di asilo presentate sono state accolte con questa veste legale.
XVII edizione della rassegna “I dialoghi di Trani”. Intervista all’illustratore Armin Greder
a cura di Stefania Sarallo
Tra i protagonisti della XVII edizione della rassegna “I dialoghi di Trani” (in programma dal 18 al 23 settembre), nella sessione Dialokids, troviamo l’illustratore svizzero Armin Greder. L’artista ha presentato a Trani la mostra delle tavole originali del silent book “Mediterraneo”, il suo ultimo toccante lavoro, pubblicato da Orecchio Acerbo con il patrocinio di Amnesty International Italia e tradotto e premiato in tutto il mondo.
Liberation prison project nasce negli Usa nel 1996 dalla monaca buddhista Robina Courtin. In Italia il primo nucleo si forma nel 2009 e da lì a poco viene fondata una Onlus la cui missione è operare negli Istituti penitenziari con incontri che riflettono l’epistemologia buddhista.
Il sistema penitenziario è stato spesso ostaggio del pendolarismo
politico in un irragionevole rincorrersi di norme diverse e divergenti che hanno spesso tradito lo spirito della riforma e il dettato costituzionale. Affinché cambi è necessario dire no alla “passivizzazione” del detenuto e attuare una “conversione” culturale degli operatori.
In attuazione della beatitudine “visitare i carcerati” vi sono state, lungo la storia, diverse iniziative dei fedeli per attuare quel mandato. Di particolarissimo rilievo furono, nel Medio Evo, due ordini religiosi, i “trinitari” e i “mercedari”, dediti a riscattare con il denaro,talora offrendosi al loro posto, i cristiani caduti nelle mani di saraceni e pirati.