L’immagine che si da oggigiorno
di Federico Fellini è molto diversa
da quella che fu la sua persona,
soprattutto verso la fine della sua
carriera. Sofferente, per motivi
personali e professionali ma
certamente uno dei più grandi
“artigiani” del cinema non solo
italiano.
Cinema
di Mehdi M. Barsaoui. Regista. Ambientato in Tunisia nell’estate del 2011 – anno cruciale per il Paese – il film Bik Eneich…
Nel suo ultimo libro, il teologo e pastore metodista Peter Ciaccio affronta il complesso e prolifico rapporto che c’è fra Bibbia e cinema
Nel 2012 un gruppo di ragazzi salva dalla demolizione il Cinema America di Trastevere e fonda l’associazione “Piccolo America”. Anche quest’estate il Cinema anima le piazze di Roma con proiezioni e incontri a Tor Sapienza, Trastevere e Ostia. Tutti gli eventi sono gratuiti. Eppure c’è chi teme quest’attività e la osteggia, anche con la violenza.
Fuocoammare
di Gianfranco Rosi
(Italia, 2016)
un film di Abderrahmane Sissako
recensione a cura di Giorgio Brancia
Sissako allestisce una narrazione corale per raccontare l’attualità del Mali, paese d’origine dei suoi genitori e in cui vive ormai da anni. Attraverso le storie, le voci e i volti del pastore Touareg Kidane (Ibrahim Ahmed) e della sua orgogliosa famiglia, del piccolo Issan (Mehdi Ag Mohamed), del jihadista Abdelkerim (un credibilissimo Abel Jafri) e di altre decine di personaggi di contorno, il regista mostra quel microcosmo di divieti e angoscia in cui si è trasformata la città del titolo, dopo l’arrivo dei jihadisti nel 2012 (Timbuctu è stata poi liberata, nel 2013, grazie ad un intervento del governo francese). Non c’è, dunque, un vero e proprio protagonista, ma è un’intera città-ostaggio – simbolo di una popolazione, quella africana – ad essere descritta: così, solo per citare alcuni episodi, abbiamo la pescivendola che si rifiuta di mettersi i guanti perché non potrebbe pulire il pesce al mercato e si ribella alla polizia islamica; i ragazzi fustigati per aver cantato e suonato e per essere stati nella stessa stanza; la straziante sequenza della lapidazione di due amanti; il confronto tra l’imam della moschea di Timbuctu (Adel Mahmoud Cherif) e il leader dei jihadisti (Hichem Yacoubi) sull’interpretazione dell’islam, dove il primo propugna un’idea di pace e di dialogo, mentre il secondo vede un mondo di fede cieca dove applicare la sharia alla lettera.
di Andrea Segre (Italia 2013)
di Mira Nair (Usa 2013)
documentario di Gianfranco Rosi (Italia 2013) «Sacro GRA», il documentario che ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, racconta storie incredibili di personaggi surreali: un mondo sommerso intorno all’anello stradale che circonda Roma, il Grande raccordo anulare.
di Giovanni Columbu (Italia 2013)