intervista a Pupa Garribba, a cura di Claudio Paravati
In occasione del Giorno della Memoria, abbiamo intervistato Pupa Garribba, giornalista e storica collaboratrice di Confronti, testimone e intervistatrice della Shoah Foundation di Los Angeles.
Cosa vuole dire per te ricordare?
Per me ricordare ha un significato se c’è qualcuno disposto ad ascoltare. La mia esperienza è molto traumatica: finita la guerra, tornata dall’esilio svizzero – ero profuga – ho trovato, al mio rientro, un muro impenetrabile davanti a me. Nessuno voleva sapere. Questa impressione, di un’Italia che non voleva ascoltare e che non voleva fare i conti col proprio passato, è stata una ferita che non si è chiusa per molti anni.
Quando è cambiato qualcosa?
Quando nel 1990, in pieno periodo dei naziskin, una scuola – ancora non c’era il Giorno della Memoria – mi ha contatto per andare a raccontare la mia testimonianza presso il proprio istituto…
Cultura
Muhammad Dibo “E se fossi morto?” Il Sirente, 2015 122 pagine, 15 euro di Michele Lipori Un giorno una persona riceve…
Addio a Ettore Scola. Scompare un intellettuale straordinario, e uomo di grande passione civile
di Vincenzo Vita (per Articolo 21)
La scomparsa di Ettore Scola è come un pugno in faccia. Non è stato solo un intellettuale straordinario, un militante tenacissimo della battaglia culturale, una personalità di valore internazionale. Scola ha impersonificato pressoché tutti i passaggi che hanno segnato la vita italiana dal dopoguerra in poi. Anzi. E’ difficile o impossibile pensare agli ultimi decenni senza declinarli con l’opera di un autore eccezionale. Nato a Trevico di Avellino (vi ricordate il bellissimo “Trevico-Torino”?) nel 1931, si trasferisce a Roma e qui comincia la sua avventura così varia e ricca da sembrare un prototipo difficilmente riproducibile. Disegnatore e battuti- sta sul “Marc’Aurelio” di Ruggero Maccari, fa la radio con Alberto Sordi, entra nel cinema come aiuto, sceneggiatore, infine regista. I suoi riferimenti: Fellini, De Sica, Pietrangeli…
Care lettrici e cari lettori,
qui di seguito trovate un elenco, diviso per argomenti, degli articoli pubblicati su Confronti nel corso del 2015. Il numero accanto ad ogni articolo indica il mese in cui è stato pubblicato.
Se alcuni articoli compaiono più di una volta è perché era impossibile limitare a un solo argomento i temi in esso trattati.
Maurice M. Roumani, “Gli ebrei di Libia. Dalla coesistenza all’esodo” Castelvecchi, 2015 325 pagine, 35 euro Questo libro affronta un periodo cruciale…
di Marisa Patulli Trythall
Quasi tutti gli articoli del dossier «Religioni ed economia» (pubblicato da Confronti nel settembre scorso) hanno suscitato in me commenti, pensieri, ricordi, curiosità, interesse per un’esposizione particolare, originale, del tema trattato e mi sono interrogata a lungo sul tipo di approccio che avrei personalmente utilizzato o che avrei desiderato leggere. Ho certamente apprezzato la presentazione, che tratteggia molto efficacemente il globale senso di disorientamento che, forse, in tutto il mondo si prova. Certamente ciascuno in modi, intensità e condizioni socio-economiche diverse. Si parla di «religioni che vogliono valere» e di sistemi economici che producono «valore». Viene lanciato insomma un macigno in uno stagno, imbevendo tutti coloro che lo leggono, lo ascoltano e osservano, di una pioggia di significati, di termini politici, economici, religiosi che coprono l’arco della storia a noi nota.
Youssouf Amine Elalamy «I migranti» Il canneto, 2015, 104 pagine, 12 euro di Michele Lipori I migranti è un libro di…
di Mario Campli
Caro direttore, non vorrei abusare della tua paziente «accoglienza». Ma il momento è quanto mai grave e anche drammatico. Non solo per il sangue e le morti di decine e decine di ragazzi, ragazze, uomini e donne a Parigi e nel cuore di altre città; anche per i nostri destini.
Ho partecipato con attenzione e grande interesse al seminario-progetto- Minareti e Campanili (Roma, 13-14 novembre 2015): «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo». Nella notte del venerdì, la tragedia di Parigi ha raggiunto anche la nostra «piccola» ricerca e testimonianza. Ho ascoltato e intensamente condiviso la tensione della ricerca e della costruzione incessante del dialogo tra le fedi (cristiana e musulmana, in questo caso) e le religioni. Ho toccato con mano lo sforzo del com-prendersi.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste riflessioni di Mario Campli sul numero di Confronti di settembre dedicato a religioni ed economia
Come abbonato e lettore della nostra rivista (durante il suo ricco percorso: COM, Com-Nuovi Tempi e poi Confronti) ci tengo ad esprimermi su questo numero, per la serietà dell’operazione culturale compiuta; non scontata e non semplice in questo tempo di sovrabbondante concitazione sulle problematiche economiche e sul ritornato ruolo delle religioni. Ecco, quindi, il motivo prioritario per cui tengo ad intervenire: il Quaderno è un utile abbecedario su ambedue i termini della relazione. Dopo aver ascoltato anche le relazioni (nel corso della presentazione che si è tenuta il 23 ottobre al Salone dell’editoria sociale di Roma), la mia lettura del Quaderno parte, volutamente ed esplicitamente, da questo interrogativo: «È possibile un cambiamento della cultura economica?» ( titolo del saggio di Roberto Schiattarella).
Caro direttore, partire da qui richiede un approccio analitico (necessario, per chi parla di economia) e non ideologico (doveroso, per chi parla di religione) e responsabile, nel senso di rispondere a chi legge o ascolta o con te riflette e si interroga con la tensione del cambiamento. Spesso, al contrario, ho la sensazione che proprio il critico radicale non abbia questo obiettivo, o lo abbia ormai accantonato.
Francesco Peloso, «La banca del Papa. Le finanze vaticane fra scandali e riforma», Marsilio, Roma 2015, 220 pagine, 16 euro. di…