A un anno dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina il fronte delle ostilità coinvolge anche le religioni. L’Institute for Religious Freedom – un ente di ricerca indipendente con sede a Kiev – mette in guardia su danneggiamenti e distruzioni arbitrarie operate dall’Esercito russo nei confronti dei luoghi di culto di ogni confessione in Ucraina. Il rischio è che il patrimonio storico e spirituale del Paese subisca dei danni irreparabili.
Editoriali
Pur essendo annoverati tra i diritti umani fondamentali, l’uguaglianza e l’equità di genere sono obiettivi ben distanti dal loro raggiungimento.
A vent’anni suonati dall’istituzione della giornata internazionale commemorativa dei tragici avvenimenti legati alla Shoah, le cronache così come i monitoraggi di accreditate organizzazioni del Paese e internazionali, riportano che in Italia gli episodi di razzismo contro gli ebrei permangono consistenti.
Questo governo non è il nostro, ma è costituzionalmente in regola e lo stiamo vedendo all’azione. Azione subito contestata dall’Europa che dovrà esaminare la finanziaria di dicembre per dare l’“ok” ai “soldini” del Pnrr. Nemmeno l’Europa se la passa benissimo tra i postumi del Covid, i sovranismi, la guerra, il deficit energetico, la questione ambientale, la recessione; e, ancora, senza unità politica.
Le donne – non i governi e neppure i patrioti – insegnano che la libertà non è possesso: il loro corpo non è proprietà di nessuno.
Incontrato nella storica libreria Corsia al tempo di Milano, Alberto Gallas è conosciuto dai più soprattutto per la curatela delle edizioni italiane di Dietrich Bonhoeffer, il pastore protestante fatto impiccare da Hitler nel 1945 per aver partecipato alla fallita congiura per destituire il dittatore organizzata dall’ammiraglio tedesco Wilhelm Canaris.
Elettori mossi dall’attrazione fatale per una Destra muscolare, antieuropea, sovranista, popolare.
Il 16 giugno il Senato ha definitivamente approvato la riforma del Consiglio superiore della magistratura (Csm) e dell’ordinamento giudiziario.
Discutere delle norme per l’accesso alla cittadinanza significa riflettere sulla nostra concezione della comunità nazionale, di chi vogliamo come nostri concittadini, di quale futuro pensiamo di costruire insieme.
di Enzo Ciconte. Storico, scrittore, docente di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia, già consulente presso la Commissione parlamentare Antimafia. C’è…