Sono passati dieci anni da quando è iniziata l’avventura di Mediterranean Hope, il programma per rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche inItalia (Fcei). Una tappa importante e inaspettata, un percorso denso di traguardi raggiunti e con tanta strada davanti ancora da percorrere.
Editoriali
Israeliani e Palestinesi, oggi, hanno bisogno di risposte urgenti e immediate: gli ostaggi ancora in mano ad Hamas attestano il fallimento della strategia della tabula rasa di Gaza adottata da Netanyahu; il presso di vittime e distribuzioni pagato dai palestinesi non associati ad Hamas –spesso anzi vittime innocenti di un regime dispotico e militarizzato che domina la striscia dal 2007 – va oltre ogni sostenibile soglia di sopportazione.
Non è stata la solita estate: sul fronte della guerra Russo-Ucraino i soldati continueranno a morire fino alle elezioni americane, Netanyahu ha provocato l’Iran, Biden ha finalmente lasciato e la Meloni è andata in Cina per occuparsi di affari che in realtà gli occidentali dovrebbero boicottare contro le dittature.
Se il nostro paese non investirà di più nella ricerca e nell’alta formazione, come Stato, imprese, famiglie, il nostro futuro di paese avanzato e competitivo sarà messo a rischio.
Anche se il numero delle nascite è il primo indagatore della speranza di un popolo: «Il problema
non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo».
È successo che, con la firma del papa, la Congregazione per la dottrina delle fede ha pubblicato la Dichiarazione Dignitas Infinita per ribadire che ogni uomo o donna ha «la stessa, immensa, inalienabile dignità».
Se si pensa ai cinque anni trascorsi, risulta evidente che le elezioni europee del 6-9 giugno prossimi non serviranno più solamente a misurare le forze relative dei partiti, ma redistribuiranno un genuino potere politico in tutto l’assetto istituzionale dell’Unione.
Sembra che il Sistema sanitario nazionale sia arrivato al capolinea dopo 45 anni dall’introduzione della più democratica delle leggi che ha tutelato la salute degli italiani, in modo universale e gratuito.
La legge sulle unioni civili, regolando alcuni aspetti della vita della coppia omosessuale, ha omesso ogni riferimento alla questione dei figli e delle figlie nate al suo interno. Nel frattempo, sul finire del 2023 il Parlamento europeo ha approvato i primi atti per l’introduzione del Certificato europeo di filiazione, strumento necessario per il riconoscimento del diritto all’omogenitorialità in tutti i Paesi dell’Unione europea.
Israele-Palestina, tre cose che può dire e fare l’Europa
È senso comune che di fronte al conflitto israeliano palestinese l’Europa abbia poco da dire e che la partita si giochi a Washington. Credo che questo assunto rassicurante e disimpegnante vada radicalmente corretto. Che cosa potrebbe dire l’Europa? Tre cose, per iniziare.