Nella campagna elettorale del 4 marzo 2018 l’immigrazione si è confermata un tema strategico per l’identità politica dei competitor e per gli esiti stessi della competizione. Presentata dai mass media prevalentemente come una minaccia (e non eventualmente come un rischio, cioè un processo portatore sia di costi sia di benefici), l’immigrazione è passata da “capro espiatorio” di tensioni e disagi di carattere sia specifico sia generale a “gallina dalle uova d’oro” sul piano del consenso elettorale. Anziché biasimare il cinismo degli attori politici e mediatici che colpevolizzano gli immigrati, l’articolo si propone di analizzare il perché in questo ambito essi registrino un costante successo, individuandolo nel divario tra i due livelli, macro/micro, nell’esperienza e nelle conoscenze della maggioranza dei cittadini.
Politica
di Maurizio Ambrosini
(Professore di Sociologia delle migrazioni – Dipartimento di Scienze sociali e politiche, Università di Milano)
Un’analisi del recente risultato elettorale attraverso la lente della percezione della presenza immigrata in Italia. Quando le forze politiche cavalcano la paura del diverso
di Paolo Naso (docente di Scienza politica all’Università Sapienza di Roma)
In vista delle regionali in Lombardia, il centro-sinistra esprime ancora una volta la propria “vocazione tafazziana”, presentandosi diviso contro il candidato del centro-destra, quello della “razza bianca”.
di Adriano Gizzi (redazione Confronti)
Fra poche settimane andremo alle urne per delle elezioni che non suscitano grande entusiasmo: molti voteranno spinti più dalla paura che vincano gli avversari che dalla convinzione verso la lista votata.
di Nicola Chiarini (giornalista)
Il Veneto si prepara a raccogliere i frutti del successo ottenuto nel referendum consultivo per una maggiore autonomia, dove il quorum richiesto è stato superato con disinvoltura e i “Sì” sono stati il 98%.
di Giancarla Codrignani
Ma come può essere successo che siamo ridotti a ragionare, si fa per dire, di scissioni forse ideologiche senza porre a confronto punti programmatici “per l’Italia”, che partano dal collocare l’Europa in primo piano, prima di ambizioni narcisistiche individuali o di gruppo, siano pure di pancia o di cuore o di (poca) testa”?
di Adriano Gizzi (redazione di Confronti)
Gli ibridi possono produrre buoni risultati, anche nelle leggi elettorali, a patto però che da ogni sistema si prenda il meglio. Non pare il caso della legge appena approvata.
di Adriano Gizzi (redazione Confronti)
Come nei rapporti umani, anche in politica i conflitti possono essere utili a migliorarsi, purché si sappia fare tesoro delle critiche. Un’idea che però non sembra sfiorare i protagonisti del panorama politico italiano.
di Roberto Bertoni
Marco Follini,
“Noia, politica e noia della politica”
Sellerio editore, Palermo 2017
193 pagine, 12 euro
intervista a Emma Bonino (a cura di Mostafa El Ayoubi)
A maggio ha preso il via la campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”, una raccolta firme su una legge di iniziativa popolare in materia di immigrazione per superare la legge Bossi-Fini, promossa da Radicali italiani insieme a molte associazioni e sindaci.