La guerra tra Russia e Ucraina non è una guerra qualsiasi ma piuttosto una guerra “costituente”. Nel momento in cui un accordo tra Russia e Ucraina apparirà probabile, quindi, tutti i governi razionalmente avranno l’interessea mostrarsi disposti a cooperare. E da questa nuova cooperazione nascerà un nuovo sistema internazionale.
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Quella di Caino e Abele è molto di più che una leggenda: è la constatazione di una diversità di progetto, di visione del mondo e del ruolo del singolo all’interno dell’umano consesso, dalla natura. Della “famiglia dell’uomo” e dell’ambiente che la circonda.
L’assassinio di Laura Leonor Vásquez Pineda (16 gennaio 2017) è strettamente legato al suo lavoro di attivista nel Comitato per la difesa della vita di San Rafael las Flores. Insieme ad altre persone, partecipava alla resistenza pacifica al progetto di estrazione di oro e argento El Escobal della Minera San Rafael, in Guatemala, di proprietà della multinazionale canadese Tahoe Resources.
Lo scorso agosto Il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste ha approvato un ordine del giorno che si esprime contro il finanziamento della produzione di armamenti per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Pur riconoscendo “un aggressore e un aggredito”, il documento si presta a una analisi sulla struttura della discussione in materia di etica della pace.
Il conflitto in Sudan è scoppiato il 15 aprile del 2023 e vede contrapposti l’esercito sudanese e le Rapid Support Forces. Secondo l’Onu metà della popolazione sudanese (24 milioni e 700 mila abitanti) ha oggi bisogno di assistenza e protezione umanitaria.
Nonostante molti media e certa politica continuino a riferirsi al fenomeno migratorio in termini di “invasione” di “religioni straniere” ritenute oltretutto “incompatibili” con la cultura cristiana occidentale, la fotografia elaborata nell’edizione 2023 del Dossier statistico immigrazione ci racconta invece di una situazione in linea con quanto osservato negli anni precedenti pur con qualche variazione.
Nel pieno dell’estate italiana (e dell’inverno argentino) si fa strada l’annuncio che le Abuelas de Plaza de Mayo hanno ritrovato uno dei bambini scomparsi durante la dittatura. Si tratta del “nipote 133” uno dei tanti bambini (e
bambine) sottratti, secondo un progetto stabilito dai vertici delle Forze armate, a chi si opponeva al regime.
È una società, quella moderna, quella in cui viviamo e agiamo, in cui l’individuo conta molto poco, nonostante le sue smanie, oggi, per Internet, i social. Il potere è riuscito a vincere ogni resistenza, ogni tentativo di dar vita a modelli diversi, e lo ha fatto con la forza delle armi e la violenza, lasciandoci solo la possibilità di una resistenza passiva alla Bartleby o alla Wakefield.
Anche se nei discorsi ufficiali del presidente cinese Xi Jinping e altri funzionari del Partito comunista cinese si fa ancora riferimento al fatto che i propri membri debbano essere “atei marxisti inflessibili” un recente studio condotto dal Pew Research Center mostra una realtà più complessa.
Dal 2020 si contano ben 8 colpi di Stato in sei nazioni africane, di cui quelli in Niger e Gabon sono solo gli ultimi in ordine cronologico. Ma quest’ultima “stagione dei golpe africani” investe come uno tsunami anche l’Europa perché, oltre al problema della forte penetrazione putiniana nel continente, qui hanno origine i flussi migratori e qui si concentrano risorse energetiche e minerarie.