di Goffredo Fofi. Scrittore, critico letterario e cinematografico, giornalista. Direttore della rivista Gli asini. Nel 1948 un gruppo di bambini – di…
Ieri e oggi
di Goffredo Fofi. Scrittore, critico letterario e cinematografico, giornalista. Direttore della rivista Gli asini. Il cinema è stato il mezzo di comunicazione…
Sebbene l’Italia abbia diverse “capitali” della cultura, è Napoli ad aver vissuto una vitalità sia sociale che culturale formidabile negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso.
L’immagine che si da oggigiorno
di Federico Fellini è molto diversa
da quella che fu la sua persona,
soprattutto verso la fine della sua
carriera. Sofferente, per motivi
personali e professionali ma
certamente uno dei più grandi
“artigiani” del cinema non solo
italiano.
di Goffredo Fofi. Scrittore, critico letterario e cinematografico, giornalista. Direttore della rivista Gli asini. A cinquant’anni dalla morte di Theodor W. Adorno,…
Negli anni Cinquanta Firenze era definita da alcuni “piccola Atene”, in virtù di una stagione politica e culturale per molti versi straordinaria.
Raniero Panzieri, fondatore della rivista e del gruppo Quaderni rossi di Torino, fu una figura chiave della lotta al capitalismo, nella prospettiva della costruzione di un mondo migliore, più equo per tutti. Cosa rimane, oggi, di queste battaglie?
Nel secolo scorso il cinema – a partire dalla maschera di Charlot del grande Charlie Chaplin – ha rappresentato il più importante accesso alla cultura per larga parte della popolazione, soprattutto se di origine proletaria. In Italia, molti sono stati gli autori che, soprattutto con le opere destinate al grande pubblico, hanno avuto un ruolo per la crescita culturale e civile del nostro Paese. Fra questi emerge la figura di Mario Monicelli.
I fogli di via erano lo strumento poliziesco con cui, sin dall’Ottocento, ci si liberava degli indesiderabili. Ancora alla fine degli anni ‘50 venivano utilizzati come arma contro i sindacalisti che reclutavano i pochi e coraggiosi militanti. Solo nel 1962 la Corte costituzionale ne ha abolito la pratica, quando alle industrie del Nord serviva mano d’opera a buon mercato, con il grande fenomeno delle migrazioni interne.
La vita dei coniugi Trocmé e della loro lotta nonviolenta contro il nazismo, fra visioni e memorie personali.