Secondo lo storico della scienza e della tecnologia Lynn White, la tradizione ebraico-cristiana avrebbe favorito una comprensione desacralizzata della natura.
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Nell’edizione 2022 del Dossier statistico immigrazione, recentemente pubblicato e redatto dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con Confronti, e l’Istituto di studi politici “San Pio
V”, si delinea una mappa della distribuzione della popolazione straniera in base alla tradizione religiosa di riferimento in linea con gli anni precedenti: segno che il nuovo pluralismo religioso in Italia è ormai una realtà ben consolidata.
Objetos rebeldes di Carolina Arias Ortiz ha vinto la sezione documentari del Premio IILA- Cinema dell’Organizzazione internazionale italo-latino americana. Un film sulle complicazioni della memoria e su come si può guardare al passato, personale e storico, per scoprire che è ancora vivo.
Tra le preoccupazioni conseguenti allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, una delle maggiori era quella del rischio “contagio”, soprattutto nei Balcani e – per la storica vicinanza con la Russia – in Paesi come la Serbia, candidata all’adesione all’Unione europea.
Lo scorso 13 ottobre il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha presentato una proposta di disegno di legge allo scopo di far acquisire a un individuo la capacità giuridica “fin dal momento del concepimento” e non che «i diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita».
Nell’XI Assemblea generale del CEC nessuna pronunciazione sul sostegno della Chiesa ortodossa russa all’aggressione militare.
Se Rafaello Matarazzo nel suo Giuseppe Verdi ha saputo spiegare a tutti una grande vita e una grande musica su uno sfondo storico accurato, il biopic su Ennio Morricone di Giuseppe Tornatore risente del fatto che il cinema è oggi un mezzo di espressione del tutto secondario.
L’omicidio di suor Maria De Coppi segna il rilancio mediatico del conflitto in Mozambico che riconquista il palcoscenico anche per la crisi energetica.
Le evoluzioni, soprattutto in conseguenza alla guerra tra Russia e Ucraina, sembrano mettere in discussione l’idea di mondo che speravamo si potesse costituire. Il rischio è che le classi dirigenti operino un vero e proprio ritorno a un passato in cui la guerra è la dinamica costituente.
La guerra tra Russia e Ucraina ha determinato l’innalzamento dei prezzi del carburante e i costi di trasporto delle merci, grano e cereali in primis.