Gli effetti della grande frammentazione che caratterizza l’attuale ordine mondiale si materializzano in forti tendenze disgregatrici in grado di mandare gambe all’aria l’occidente così come siamo abituati a conoscerlo. E l’Africa ha un ruolo fondamentale.
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Un recente studio del Pew Research Center ha indagato la propensione al pluralismo religioso di alcuni Paesi del Sud-Est asiatico.
Qual è il ruolo delle Chiese in un contesto in cui, sempre di più, l’opinione pubblica di molti Paesi ritiene che altre formule, più autoritarie rispetto alla democrazia, possano garantire una migliore qualità della vita alla maggioranza della popolazione?
A dispetto di quello che si pensi, lo stallo – quello in cui si trova il conflitto tra Russia e Ucraina, per esempio – è una delle situazioni più comuni dei conflitti armati. Questo a dispetto dell’eredità della Seconda guerra mondiale, quando la Germania nazista fu completamente sgominata dagli Alleati insieme agli altri Paesi dell’Asse.
Nella scrittura di Elsa Morante e Anna Maria Ortese è assente il problema del potere: la loro riflessione era mossa piuttosto da istanze che erano non meno religiose che poetiche. Le loro opere sono in grado di aiutarci ad affrontare le pene dell’esistenza (e della “Storia”) con un pensiero certamente non addormentante.
È ormai ufficiale: si sta sciogliendo come neve al sole il G5 Sahel, l’organizzazione fondata nel 2014 da Mali, Burkina Faso, Niger, Mauritania e Ciad con la finalità di combattere i gruppi radicali in una delle aree a più alto rischio terroristico al mondo.
Un recentissimo report di Human Rights Watch denuncia che in Europa, a partire dall’inizio delle ostilità tra Hamas e Israele (7 ottobre scorso), sono aumentati i crimini d’odio di stampo antisemita e islamofobico. Inoltre, i governi di molti Paesi stanno limitando in modo preoccupante la libertà d’espressione.
Nato a Fossoli di Carpi (Modena) il 30 agosto 1900, don Zeno Saltini nel 1947 occupò pacificamente il campo di concentramento di Fossoli, fondando Nomadelfia, la “città dove l’amore è legge”, che accolse centinaia di “scartini” della società prodotti dalla guerra.
Alcune dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rispetto alla promessa di un consistente incremento dei finanziamenti alle scuole “paritarie”, hanno nuovamente posto l’annoso problema del finanziamento della scuola privata da parte dello Stato.
Lo scorso novembre, la prima commissione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione sulle armi autonome. Il documento, proposto dall’Austria e votato con 164 a favore – tra cui l’Italia –, sottolineala necessità di «affrontare le sfide e le preoccupazioni sollevate dai sistemi d’arma autonomi», da un punto di vista tecnologico, etico e umanitario.