di Isabel Fanlo Cortés (professoressa associata di Sociologia del diritto all’Università di Genova – Dipartimento di giurisprudenza)
Dopo che a ottobre un referendum aveva bocciato – per pochi voti – l’accordo di pace raggiunto in estate tra il Governo colombiano e le Farc, a novembre si è finalmente giunti alla formulazione di un nuovo accordo. Il ruolo svolto dalle chiese evangeliste.
accordo
Ai Capi di Stato e di Governo dei paesi europei,
I negoziati fra Israele e l’Autorità nazionale palestinese, avviati nove mesi orsono sotto l’egida degli Stati Uniti, si sono interrotti alla fine di aprile senza risultati. Ognuna delle parti in causa accusa l’altra di essere responsabile del loro fallimento. Non essendo filtrate informazioni ufficiali circa il contenuto della trattativa, conformemente agli impegni assunti all’inizio, ci è difficile trarne un bilancio. Peraltro riteniamo che il ritorno allo status quo antecedente sia foriero di pericoli. Per questo Vi chiediamo di unirvi all’Amministrazione americana per proporre un accordo-quadro al fine di preservare la soluzione di «due stati per due popoli», la sola che permetterà ai Palestinesi di conseguire una piena esistenza nazionale in uno stato sovrano e a Israele di restare uno stato democratico con una maggioranza ebraica. Questo accordo-quadro avrebbe il merito di spingere le due parti a reagire e a rivelare i loro punti di disaccordo e di convergenza possibile. Permetterebbe loro di riprendere le trattative e di cercare di giungere a un accordo sulla base dei principi seguenti