di Damiano Migliorini (filosofo, specializzato in scienze religiose)
L’Amoris Laetitia era un’esortazione molto attesa dalle persone omosessuali, che da tempo vedevano in papa Francesco il possibile sostenitore di un’apertura verso nuovi linguaggi e nuove prospettive circa la dottrina sull’omosessualità. La modalità di gestione da lui decisa per il Sinodo 2014-15 aveva dato grande slancio alle loro speranze; un’aspettativa probabilmente troppo elevata, gradualmente ridimensionata mano a mano che il Sinodo ha proseguito la sua discussione, producendo i documenti che ben conosciamo. Vi era comunque la speranza che il papa potesse aggiungere o togliere qualcosa, rispetto a quanto presentatogli dai padri sinodali.
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