di Augusto Cavadi
A chi crede che la corruzione e la rispettiva concussione siano fenomeni recenti, alludendo a «epoche d’oro» in cui tutto ciò non avveniva, il filosofo Cavadi risponde che invece il passato è pieno di esempi che dimostrano il contrario. Ma perché si ruba? Così come Kierkegaard disse che non si è angosciati perché si pecca, ma si pecca perché si è angosciati, in termini laici si potrebbe tradurre che non si è infelici perché si corrompe, e ci si lascia corrompere, ma si sguazza nella corruzione perché si è infelici.
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