All’interno della concezione del perdono ebraica è possibile individuare tre elementi distintivi: l’obbligo di perdonare è sottoposto al pentimento da parte di chi ha compiuto l’offesa; non tutte le colpe possono essere perdonate; non è possibile perdonare a nome di qualcun altro. D’altro lato chi è stato offeso non deve essere eccessivamente duro.
carcere
intervista a Mauro Palma (garante dei diritti dei detenuti, fondatore dell’associazione Antigone)
a cura di Stefania Sarallo
di Rocco Luigi Mangiavillano
«Coniugare sicurezza e qualità dell’incontro», è il titolo di una ricerca-studio, curata da Lia Sacerdote, fondatrice dell’associazione «Bambinisenzasbarre», risultato di un’intensa attività formativa condotta nelle carceri lombarde nel triennio 2010-2013, attraverso il Programma pilota di formazione, promosso dal gruppo di lavoro del Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Regione Lombardia) e condotto da Bambinisenzasbarre con il contributo, nella co-progettazione, dell’Università Bicocca di Milano.
La formazione ha coinvolto 18 istituti del sistema penitenziario lombardo, 240 operatori, tra agenti, educatori e assistenti sociali, con particolare riferimento agli operatori penitenziari dell’accoglienza che operano a contatto con familiari e bambini che incontrano il genitore recluso.