di Carmine Napolitano (pastore, preside della Facoltà pentecostale di Scienze religiose di Bellizzi – SA)
Alcune chiese pentecostali rifiutano le cure mediche, cercando la guarigione miracolosa proposta da improbabili predicatori. Ma per il pentecostalesimo storico la salute è un dono di Dio che va preservato anche con adeguati stili di vita. Molte chiese, infatti, non permettono il consumo di alcol, caffè e altre bevande o cibi nocivi per il corpo.
Carmine Napolitano
di Paolo Naso
Le Chiese pentecostali rappresentano oggi un quarto della cristianità e nel 2025 – grazie alla loro natura proselitistica – supereranno il 32%, mettendo in crisi l’egemonia cattolica in America Latina e le Chiese storiche protestanti nel Nordamerica. Senza una struttura accentrata, i pentecostali riescono ad adattarsi meglio alle nuove realtà.
Questo articolo introduce un servizio sui pentecostali (lo troverete integralmente sul numero cartaceo di gennaio 2016) che comprende anche un’intervista di Carmelo Russo a Carmine Napolitano (preside della Facoltà pentecostale di Scienze religiose di Aversa), una scheda curata da Luigi Sandri sul libro “Francesco e i pentecostali. L’ecumenismo del poliedro” (di Raffaele Nogaro e Sergio Tanzarella) e un articolo di PierLuigi Zoccatelli, vice-direttore del Centro Studi sulle nuove religioni (Cesnur).