di Rocco Luigi Mangiavillano (redazione Confronti)
Via Lumière angolo Méliès è il titolo dei tre appuntamenti romani dedicati al cinema di Luigi Faccini e Marina Piperno, in particolare quello delle periferie e delle storie di vita dei suoi ragazzi raccontati in “Notte di stelle”, “Ladro di voci” e in “Giamaica”, protagonisti alla Casa del Cinema di Roma il 5, 6 e 12 ottobre 2017 alle ore 16.00.
cinema
di Goffredo Fofi
Tratto da un romanzo dello scrittore giapponese cristiano Shusaku Endo, l’ultimo film di Scorsese racconta le vicende dei missionari gesuiti portoghesi nel Giappone del ’600 e le persecuzioni subite dai cristiani.
Addio a Ettore Scola. Scompare un intellettuale straordinario, e uomo di grande passione civile
di Vincenzo Vita (per Articolo 21)
La scomparsa di Ettore Scola è come un pugno in faccia. Non è stato solo un intellettuale straordinario, un militante tenacissimo della battaglia culturale, una personalità di valore internazionale. Scola ha impersonificato pressoché tutti i passaggi che hanno segnato la vita italiana dal dopoguerra in poi. Anzi. E’ difficile o impossibile pensare agli ultimi decenni senza declinarli con l’opera di un autore eccezionale. Nato a Trevico di Avellino (vi ricordate il bellissimo “Trevico-Torino”?) nel 1931, si trasferisce a Roma e qui comincia la sua avventura così varia e ricca da sembrare un prototipo difficilmente riproducibile. Disegnatore e battuti- sta sul “Marc’Aurelio” di Ruggero Maccari, fa la radio con Alberto Sordi, entra nel cinema come aiuto, sceneggiatore, infine regista. I suoi riferimenti: Fellini, De Sica, Pietrangeli…
un film di Abderrahmane Sissako
recensione a cura di Giorgio Brancia
Sissako allestisce una narrazione corale per raccontare l’attualità del Mali, paese d’origine dei suoi genitori e in cui vive ormai da anni. Attraverso le storie, le voci e i volti del pastore Touareg Kidane (Ibrahim Ahmed) e della sua orgogliosa famiglia, del piccolo Issan (Mehdi Ag Mohamed), del jihadista Abdelkerim (un credibilissimo Abel Jafri) e di altre decine di personaggi di contorno, il regista mostra quel microcosmo di divieti e angoscia in cui si è trasformata la città del titolo, dopo l’arrivo dei jihadisti nel 2012 (Timbuctu è stata poi liberata, nel 2013, grazie ad un intervento del governo francese). Non c’è, dunque, un vero e proprio protagonista, ma è un’intera città-ostaggio – simbolo di una popolazione, quella africana – ad essere descritta: così, solo per citare alcuni episodi, abbiamo la pescivendola che si rifiuta di mettersi i guanti perché non potrebbe pulire il pesce al mercato e si ribella alla polizia islamica; i ragazzi fustigati per aver cantato e suonato e per essere stati nella stessa stanza; la straziante sequenza della lapidazione di due amanti; il confronto tra l’imam della moschea di Timbuctu (Adel Mahmoud Cherif) e il leader dei jihadisti (Hichem Yacoubi) sull’interpretazione dell’islam, dove il primo propugna un’idea di pace e di dialogo, mentre il secondo vede un mondo di fede cieca dove applicare la sharia alla lettera.
Il 15 e 16 novembre 2014 si è svolto all’Auditorium del MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo ) di Roma la seconda edizione dell’AS FILM FESTIVAL, il primo festival di cinema nato per volontà di alcuni giovani con sindrome di Asperger. Non un festival sull’autismo, ma un festival cinematografico vero e proprio che vede la partecipazione attiva di persone che si riconoscono nella condizione autistica.
Il Premio Confronti 2014 – Il cinema come rappresentazione del sociale è andato ad «Alle corde», di Andrea Simonetti («Per la sua capacità di rappresentare un contesto sociale complesso, lacerato e duramente messo alla prova, all’interno del quale i tentativi di riscatto sociale e personale si rincorrono») e a «Sexy Shopping» di Antonio Benedetto e Adam Selo («per il tema e lo spirito con il quale viene descritta una storia di lontananza e di lavoro, di entusiasmo per la vita e malinconia per la distanza dalla propria famiglia»).
(si veda anche il sito www.asfilmfestival.org)
Roma – dal 25 marzo al 1° aprile
L’iniziativa «Cinema Jenin: una storia palestinese tra passato e futuro», promossa da Confronti con il sostegno dell’8 per mille della Chiesa valdese (Unione delle chiese valdesi e metodiste), vedrà la partecipazione di due membri di Cinema Jenin, associazione che ha sede nell’omonima città nonché uno dei pochi cinema presenti nei Territori palestinesi. In quest’occasione Maisa Asir e Sayel Jarrar si confronteranno con il pubblico italiano per presentare il proprio lavoro (film e documentari), condividere le proprie esperienze ed analisi sulla situazione nei Territori palestinesi, rispondendo alle domande che verranno loro sottoposte.
Cinema Jenin, chiuso dopo la prima intifada del 1987, ha riaperto con aiuti internazionali e con immense difficoltà solo nell’agosto del 2010. Da allora l’associazione, animata da numerosi operatori e volontari, si propone di fornire attività culturali aperte a tutta la popolazione dell’area circostante la città.
di Michele Lipori – «La mia classe» è un film diretto da Daniele Gaglianone, ambientato a Roma all’interno di un Centro territoriale permanente (Ctp) del quartiere Torpignattara e interpretato da Valerio Mastandrea nel ruolo di un insegnante di italiano per stranieri.
Il racconto alterna realtà e finzione, perché utilizza sì un attore professionista, ma per il resto vede protagonisti gli studenti veri, con le loro emozioni e i loro problemi. Persone che vengono da lontano, ma vivono in Italia: è proprio il loro punto di vista, esterno e interno allo stesso tempo, che ci serve a comprendere meglio la nostra società. Per farci raccontare come è nato e si è sviluppato questo progetto, abbiamo intervistato Claudia Russo, che del film è co-ideatrice e co-sceneggiatrice insieme a Gino Clemente.
A Roma, il film è in programmazione al Nuovo Cinema Aquila (via L’Aquila, 68).
di Andrea Segre (Italia 2013)
di Mira Nair (Usa 2013)
documentario di Gianfranco Rosi (Italia 2013) «Sacro GRA», il documentario che ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, racconta storie incredibili di personaggi surreali: un mondo sommerso intorno all’anello stradale che circonda Roma, il Grande raccordo anulare.