di Nadia Angelucci. Giornalista e scrittrice Il nuovo esecutivo boliviano ha deciso di tenere insieme, in uno stesso ministero, i temi culturali,…
comunità
di Stefano Allievi. Sociologo, Professore di Sociologia presso l’Università degli studi di Padova. A fronte di un tempo profano che è storico,…
di Dea Santonico e Stefano Toppi. Comunità Cristiana di Base di S. Paolo Il 16 settembre scorso c’eravamo anche noi in Vaticano…
La ricerca del Centro Studi Medì Volontari inattesi. L’impegno sociale delle persone di origine immigrata sul mondo del volontariato restituisce un’immagine inusuale nell’opinione pubblica, quella dell’immigrato non soltanto come soggetto bisognoso di aiuto o fardello per la società, ma come individuo che mette a disposizione il proprio bagaglio di risorse.
di Gianantonio Ricci. Educatore e progettista sociale-ambientale. Era il gennaio del 1975 quando, leggendo una sua intervista, seppi dell’esistenza del poeta Ernesto…
di don Vinicio Albanesi (presidente Comunità di Capodarco – Redattore Sociale – www.redattoresociale.it)
Le “parole chiave” delle Comunità di Capodarco per celebrare 50 anni di cammino condiviso, a fianco delle persone più deboli.
di Daniela Mazzarella
Nasce a Roma una comunità «progressive» che intende porsi come alternativa ma non in conflitto con la comunità ortodossa storica romana. Secondo i membri di Beth Hillel – questo il nome della nuova comunità – un approccio pluralistico all’ebraismo può aiutare tutte le anime ebraiche ad affermarsi con serenità. Abbiamo intervistato Daniela Gean, uno dei membri fondatori della comunità riformata, e Federico D’Agostino, uno dei protagonisti del gruppo di preghiera che ha preceduto la nascita di Beth Hillel.