Lo storico Adriano Prosperi e il teologo Vito Mancuso hanno presentato a Roma, alla libreria Fandango, il libro di Luigi Sandri «Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere» (Il Margine, Trento 2013, 1080 pagine, 30 euro). I temi maggiori del libro, la sua documentata analisi, le luci e le ombre di quelle assemblee. In questa carrellata che percorre duemila anni emergono anche vicende di solito sottaciute nella catechesi, nella predicazione e nelle trasmissioni che si occupano di Chiesa: ad esempio, la violenza con la quale papi e concili hanno deliberato contro «eretici» (tali definiti dal potere ecclesiastico), ebrei e musulmani; e poi, naturalmente, il peso del potere politico nei concili; il vissuto del popolo cristiano; l’ardimento evangelico di alcuni ed alcune; la novità del Vaticano II ed i problemi irrisolti del post-Concilio. Per il futuro, Sandri auspica un «Vaticano III», cioè un Concilio generale della Chiesa romana, e uno autenticamente ecumenico di tutte le Chiese.
Concili
presentazione del libro di Luigi Sandri «Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere»: giovedì 19 dicembre – ore 16,30 – libreria Fandango Incontro (via dei Prefetti 22, Roma)
intervengono: Adriano Prosperi, storico, e Vito Mancuso, teologo
modera: Gian Mario Gillio, direttore di Confronti
sarà presente l’autore
Un «manuale» dei Concili, storiograficamente rigoroso, ma scritto come una cronaca «dal vivo», in modo chiaro e avvincente. Luigi Sandri, vaticanista che sogna il Vaticano Terzo, e una Chiesa finalmente libera dal potere e appassionata del Vangelo, ripercorre in una grande narrazione – offerta, per la prima volta con tale ampiezza, a un lettore non specialista – tutti i Concili ecumenici e/o generali celebrati prima in Oriente dalla Chiesa indivisa e, poi, in Occidente. Il libro dà particolare risalto al Tridentino, con tutta l’intricata problematica legata a Riforma e Controriforma. E, naturalmente, al Vaticano II e ai successivi decenni. Si interroga, poi, sull’ipotesi di un futuro Vaticano III e su un Gerusalemme II, che veda convocate tutte le Chiese.