Molto atteso il viaggio papale nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan previsto tra il 31 gennaio e il 5 febbraio prossimi. I due Paesi africani, squassati dai conflitti, saranno una prova impegnativa per le doti diplomatiche di Francesco, che dovrà districarsi in un ginepraio di violenza.
Congo
di Enzo Nucci. Corrispondente della Rai per l’Africa subsahariana. La visita dei reali di Belgio nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) è…
di Andrea Mulas. Ricercatore Fondazione Lelio e Lisli Basso Alla base dei crimini di guerra e dei genocidi c’è un lavoro della…
di Luca Attanasio. Giornalista e scrittore A un anno dalla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l’autista…
di Enzo Nucci. Corrispondente della Rai per l’Africa subsahariana L’espressione “verità e giustizia” ha assunto dallo scorso 22 febbraio un significato preminente…
di Luca Attanasio. Giornalista e scrittore Oltre 150 gruppi armati in azione, interi settori dell’esercito regolare infiltrati da elementi ruandesi e ugandesi,…
di Marzia Coronati. Giornalista Rai RadioTre. 2006 È un anno eccezionale per la Repubblica Democratica del Congo. Il Paese esce da mezzo…
La Missione dell’organizzazione delle Nazioni unite per la Stabilizzazione nella Repubblica democratica del Congo dura da ormai 20 anni. Scopo della missione è la riconciliazione delle forze che si contrappongono militarmente sul campo nella regione del Kivu. Ma a chi giova davvero l’“industria della pace”?
di Enzo Nucci
Dopo sedici anni esatti, il suo mandato è scaduto, ma il presidente della Repubblica democratica del Congo Joseph Kabila non ha nessuna intenzione di uscire di scena e fa di tutto per rimandare le elezioni, che si dovevano tenere a novembre. Continuano intanto i massacri delle popolazioni del Nord Kivu.
INTERVISTA A JEAN JACQUES DIKU
«Il vero motivo di questa guerra – come spiega il rappresentante in Italia dell’Unione per la democrazia e il progresso sociale della Repubblica democratica del Congo – è l’accesso delle multinazionali alle immense ricchezze del Congo, da una parte, e l’estensione del territorio ruandese dall’altra». L’intervista è stata realizzata prima della firma dell’accordo del 24 febbraio.
Durante l’interminabile guerra civile in Congo nascono diversi movimenti di ribellione. Chi sono e cosa rivendicano?
La verità è che non esiste alcun movimento di ribellione. Questa è una creazione ad hoc degli eserciti di occupazione ruandese e ugandese per poter giustificare la loro presenza sul territorio congolese.
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