di Emanuela C. Del Re. Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale. Sociologa ed esperta di politica internazionale. (intervista a cura…
cooperazione
di Michele Lipori. Redazione Confronti. Secondo i dati dell’ultimo censimento (2011) la popolazione dell’Albania raggiungeva 2.845.955 persone. Le stime dell’Istituto albanese di…
di Giancarla Codrignani
Se una persona ha speso anni della sua vita con l’intenzione di cambiare il mondo, non può evitare il pianto leggendo l’appello di Zanotelli ad ascoltare il grido dell’Africa: Sudan, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sahel, Libia, Eritrea… zone tutte travagliate da guerre e conflitti a cui si aggiungono i disastri di ampie aree devastate dalla siccità; di contro le voci tardive che chiedono di “aiutarli in casa loro”.
di Vittorio Agnoletto, già presidente della Lega italiana per la lotta all’Aids ed europarlamentare, oggi è membro del board internazionale del network Freedom Legality And Rights in Europe.
«La rapina delle risorse naturali e lo sfruttamento coloniale sono fatti acclarati, ma non conclusi. Oggi proseguono affiancando a strumenti già da tempo in uso, quali le guerre per procura (come ad esempio in Congo o in Sudan), l’appoggio a dittatori di ogni risma (non ultimo il generale al Sisi in Egitto), altri strumenti ideologicamente e tecnicamente più sofisticati quali le guerre per esportare la democrazia in Afghanistan, Libia, Siria, Iraq… e gli accordi commerciali come gli Epa tra Ue e Africa subsahariana».
Giovedì 19 luglio 2001 un corteo di decine di migliaia di persone, accompagnate da musica e danze attraversava il centro di Genova, non c’erano ancora state la repressione, le torture e la morte di Carlo Giuliani. Era il corteo con e per i migranti, per la libera circolazione delle persone
Cooperazione e crescita economica. Saranno questi i temi al centro del IV Convegno SPeRA “Solidarietà italiana in Africa: volontariato e imprese” che si svolgerà a Genova dal 14 al 16 novembre 2013 presso il MuMa- Galata Museo del Mare e il MuseoTeatro della Commenda di San Giovanni di Pré. Tre giornate durante le quali operatori economici e mondo del no-profit si confronteranno sulle nuove opportunità per il mondo del lavoro (italiano e africano) che possono nascere dalla collaborazione tra imprese e volontariato nell’Africa subshariana.
«Il mondo della cooperazione presenta enormi opportunità per i giovani, sia in termini di conoscenza sia in termini occupazionali – sottolinea il presidente di Medici in Africa Edoardo Berti Riboli. Entro il 2015 si prevede che saranno africane 7 delle prime 10 economie al mondo per tasso di crescita (Etiopia, Mozambico, Tanzania, Congo RDC, Ghana, Zambia e Nigeria). Il tasso di crescita annuo del PIL di questi paesi è pari, in media, al 5,5%. Purtroppo però – aggiunge Berti Riboli – negli ultimi 10 anni la presenza economica italiana nei paesi africani e l’ammontare dell’interscambio commerciale tra Italia e Africa sono andati progressivamente riducendosi, a vantaggio di altre realtà emergenti, come la Cina».