di Franco Ippolito. Presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso, già presidente di Magistratura democratica. I risultati del referendum e l’esito delle…
democrazia
11 settembre 1973. Il Cile di Salvador Allende tra i blocchi della Guerra fredda
di Andrea Mulas. Ricercatore Fondazione Lelio e Lisli Basso «Dalla nostra parte, dal lato della rivoluzione cilena, stavano la costituzione e la…
di Giorgio Gomel. Economista, è membro dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), del Comitato direttivo di Jcall-Italia e dell’organizzazione Alliance for Middle East Peace.…
di Stefano Allievi. Sociologo, Professore di Sociologia presso l’Università degli studi di Padova. Il potere, quello ostentato, visibile, terribile, presente nella mitologia,…
di Giovanna Mozzillo. Scrittrice Dunque, ecco la domanda: la religione è, o non è, strumento di pace? Domanda a cui la risposta…
di Sabino Cassese. Giurista e accademico italiano, giudice emerito della Corte costituzionale. Giurista e accademico italiano e giudice emerito della Corte costituzionale,…
di Marta Moretti Il 25 maggio 2019 è stato il primo anniversario del Regolamento europeo per la tutela dei dati personali, spesso…
Quali sono i segni che rivelano l’ammalarsi di una democrazia? Il fascismo può tornare in altre forme rispetto a quelle che conosciamo dalla storia? Queste le domande che si pongono alcuni professori dei massimi atenei statunitensi nell’osservare le sfide alla democrazia operate da Trump, sempre più orientato ad un “governo del popolo”.
Le critiche più importanti alla “Legge Fondamentale” presentata recentemente alla Knesset col nome “Israel as the Nation State of the Jewish People” (approvata il 18 luglio 2018) è che nell’affermare i principi ebraici non garantisca l’uguaglianza alle minoranze (cittadini d’Israele), in primis quella araba.
di Marco Mazzoli (professore di Politica economica, Università di Genova)
A sessant’anni dai trattati di Roma, si continua a discutere del “deficit democratico” dell’Unione europea, che purtroppo non è ancora riuscita a mettere in pratica il modello classico di democrazia: un governo federale democraticamente eletto che risponde del proprio operato a un’opinione pubblica europea.
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