Nel suo ultimo libro, Francesca Lessa racconta del Piano Condor, la rete repressiva creata alla fine del 1975 dalle dittature di Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay e Uruguay, per perseguitare gli oppositori politici al di là delle
frontiere. Ancora oggi l’interesse a mantenere l’impunità è ancora attivo e per questo è ancora più prezioso il lavoro di chi si espone in prima persona per evitare che il silenzio cada su questa Storia.
desaparecidos
di Nadia Angelucci. Giornalista e scrittrice L’8 luglio scorso il verdetto definitivo della Corte di Cassazione di Roma ha confermato la sentenza…
Nadia Angelucci. Giornalista e scrittrice È uscito a maggio Aparecida,lo straziante e potente testo di Marta Dillon, giornalista e scrittrice argentina, che…
di Nadia Angelucci. Giornalista e scrittrice Sono passati 40 anni dal ritrovamento dell’elenco degli iscritti alla Loggia massonica Propaganda 2. Se la…
Diritti umani e diritti dei popoli
di Andrea Mulas. Ricercatore Fondazione Lelio e Lisli Basso «Voi siete gli autori materiali della morte del Presidente Allende e il popolo…
11 settembre 1973. Il Cile di Salvador Allende tra i blocchi della Guerra fredda
di Andrea Mulas. Ricercatore Fondazione Lelio e Lisli Basso «Dalla nostra parte, dal lato della rivoluzione cilena, stavano la costituzione e la…
In Argentina l’emergenza Coronavirus ha investito e travolto anche la tradizionale, ma non per questo scontata, marcia per la memoria, la verità e la giustizia, per i e le 30.000 desaparecidos. Anche senza la marcia, la memoria e la ricerca di giustizia non si fermano.
di Nadia Angelucci. Giornalista e autrice. [intervista a cura di Valeria Brucoli] Nadia Angelucci è giornalista e scrittrice. Collabora con varie testate…
di Patrizia Larese
Il 5 dicembre scorso papa Francesco ha ricevuto nella sua residenza di Santa Marta Taty Almeida, una delle Madri di Plaza de Mayo, Línea Fundadora, e Sergio Maldonado, fratello di Santiago Maldonado.