Questo il titolo, sintetico, di un seminario di studio e riflessione organizzato da Jcall Italia, in collaborazione con le riviste Il Ponte (che ha dedicato alla “questione israeliana” un suo recente numero monografico) e Mondoperaio, svoltosi il 16 maggio presso l’Aula dei gruppi parlamentari.
dialogo
intervista a Maysa Baransi e Mossi Raz
(a cura di Marco Magnano, redattore di Radio Beckwith evangelica – RBE)
Nei conflitti il ruolo dell’informazione è cruciale. Sia la popolazione israeliana sia quella palestinese ricevono notizie “di parte”, che danno un quadro parziale della situazione. Radio “All For Peace” tenta di colmare questa lacuna, offrendo ai suoi ascoltatori un’informazione il più possibile completa, sia in lingua ebraica che in arabo, dando voce sia a israeliani sia a palestinesi. Due sono anche le sedi, una a Gerusalemme e l’altra a Ramallah, e due i conduttori principali che animano le trasmissioni di questa emittente: un israeliano, Mozzi Raz, e una palestinese, Maysa Baransi. Li abbiamo intervistati per farci raccontare come si svolge il loro difficile lavoro.
di Luca Baratto (servizio stampa, radio e televisione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, curatore della trasmissione “Culto evangelico” di Radio Uno)
Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo si sono verificati tre eventi significativi per il rapporto tra le Chiese evangeliche italiane e la Chiesa cattolica romana. Vediamoli cronologicamente. Il 29 febbraio a Roma, gli esponenti delle Chiese che fanno riferimento alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), sono stati invitati dai responsabili dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Unedi) della Cei per discutere insieme di un convegno nazionale sul protestantesimo, che l’Unedi organizzerà il prossimo novembre a Trento, alla vigilia del Cinquecentenario della Riforma protestante. A molti dei partecipanti evangelici questo invito, sebbene in un contesto e con modalità diverse, ha ricordato i Convegni ecumenici nazionali organizzati in passato, anche con la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, e ormai dimenticati da anni.
di Paolo Naso
A fine dicembre il ministro Alfano ha confermato la Consulta per l’islam, composta da rappresentanti di varie associazioni di musulmani attive in Italia, e nominato un “Consiglio” di esperti invitato a proporre provvedimenti e buone pratiche. Tra coloro che lo compongono, vi sono vari collaboratori di Confronti e un ex direttore della nostra testata, Paolo Naso, chiamato a coordinare questo nuovo organismo.
intervista a Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
La visita di papa Francesco in Sinagoga a Roma è stata accolta con molto calore dalla comunità ebraica: «Un evento altamente simbolico che ha lanciato parole di amicizia, rispetto e pace», ha commentato il rabbino capo Di Segni in questa intervista per Confronti a cura di Claudio Paravati.
Dopo Giovanni Paolo II (nel 1986) e Benedetto XVI (nel 2010), anche papa Francesco ha fatto visita al Tempio Maggiore di Roma, dove è stato accolto domenica 17 gennaio calorosamente dalla comunità ebraica romana, e dai discorsi di saluto di Ruth Dureghello (presidente della Comunità romana), Renzo Gattegna (presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane – Ucei) e dal rabbino capo Riccardo Di Segni.
Giornata del dialogo cristiano-islamico. Riscoprire le radici comuni di pace
di Michele Lipori
Si è tenuta il 27 ottobre, come ogni anno, la Giornata del dialogo cristiano-islamico. «Islam e cristianesimo – si leggeva nell’appello per la XIV edizione – sono religioni di pace. E per costruire un mondo di pace c’è bisogno che le due religioni mondiali maggioritarie sappiano riscoprire le comuni radici di pace in tutte le loro molteplici declinazioni».
«Cristiani e musulmani: dall’accoglienza alla convivenza pacifica», questo il tema scelto per la XIV Giornata del dialogo cristiano-islamico che, come di consueto, si costituisce di diversi eventi, incontri, dibattiti e conferenze al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi del dialogo interreligioso. In particolare, in un momento storico sempre più caratterizzato dalla paura e il sospetto nei confronti dell’«altro» i media hanno il dovere di rendere un servizio ai cittadini, fornendo degli strumenti di conoscenza che vadano oltre facili stereotipi e stigmatizzazioni.
di Giovanni Sarubbi (direttore del periodico www.ildialogo.org)
Prove di «stati generali del dialogo cristiano-islamico». Questo è stato lo spirito del convegno organizzato da Confronti il 13-14 novembre 2015 a Roma, presso la Facoltà valdese di Teologia, dal titolo «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo». C’erano gli studiosi di islam; c’erano i cristiani di varie confessioni: la cattolica, la protestante; c’erano i musulmani: l’Ucoii, la Coreis, la Grande Moschea di Roma; c’erano le istituzioni: il Ministero dell’Interno e la Presidenza del Consiglio.
L’avvio del convegno, nel pomeriggio di venerdì 13, è stato positivo. Interessanti e precise le relazioni degli esperti, ricche di spunti e numeri su cui riflettere. Massimo Introvigne, parlando sul tema «immigrazione e mutamento del mosaico religioso», ha presentato al convegno, in anteprima, gli aggiornamenti sulla consistenza delle minoranze religiose esistenti oggi in Italia che, pur essendo 838 gruppi, rappresentano all’incirca il 3% di tutta la popolazione italiana. Significativa la consistenza di cittadini italiani di fede musulmana che sono oggi stimati in 245mila persone (dati Cesnur 2015), più che raddoppiati rispetto alle ultime statistiche note.
di Mario Campli
Caro direttore, non vorrei abusare della tua paziente «accoglienza». Ma il momento è quanto mai grave e anche drammatico. Non solo per il sangue e le morti di decine e decine di ragazzi, ragazze, uomini e donne a Parigi e nel cuore di altre città; anche per i nostri destini.
Ho partecipato con attenzione e grande interesse al seminario-progetto- Minareti e Campanili (Roma, 13-14 novembre 2015): «Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo». Nella notte del venerdì, la tragedia di Parigi ha raggiunto anche la nostra «piccola» ricerca e testimonianza. Ho ascoltato e intensamente condiviso la tensione della ricerca e della costruzione incessante del dialogo tra le fedi (cristiana e musulmana, in questo caso) e le religioni. Ho toccato con mano lo sforzo del com-prendersi.
Scegliamo bene i paletti. Una replica a Ernesto Galli della Loggia
di Franco Cardini
Il mio caro e vecchio amico Ernesto Galli della Loggia – «collega, e ciononostante amico», come usiamo dire all’Università –, ha pubblicato il 7 ottobre scorso su Il Corriere della Sera «Religioni e paletti. Il difficile rapporto con l’Islam», una lunga messa a punto di quella che potremmo ormai definire la «questione islamica»…
Da musulmani immigrati a cittadini italiani: la sfida dell’integrazione e del dialogo
13-14 novembre 2015
Facoltà valdese di Teologia – via Pietro Cossa, 40/42 Roma
intervengono:
Stefano Allievi, Luca Anziani, don Cristiano Bettega, Roberto Catalano,
Izzeddin Elzir, Fulvio Ferrario, Annalisa Frisina, Gian Mario Gillio,
Marisa Iannucci, Massimo Introvigne, Giovanna Maria Iurato, Adel Jabbar,
Zouhir Louassini, Ugo Melchionda, Anna Nardini, Paolo Naso, Enzo Pace,
Claudio Paravati, Abdellah Redouane, Maryam Turrini
ALL’INTERNO IL PROGRAMMA DEI LAVORI