di Michele Lipori. Redazione Confronti. Con il termine islamofobia si intende l’ostilità, la paura o l’odio verso l’Islam, i musulmani e la cultura islamica…
discriminazioni
Diego Battistessa. Docente e ricercatore dell’Istituto di studi Internazionali ed europei “Francisco de Vitoria” – Università Carlos III di Madrid Adela Cortina,…
Unar: Associazione Carta di Roma ribadisce il sostegno all’azione dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali
Confronti si unisce all’Associazione Carta di Roma nel sostenere l’importanza dell’impegno e dell’azione contro le discriminazioni dell’Unar.
“Dio odia le donne” di Giuliana Sgrena Il Saggiatore, 2016 204 pagine, 18 euro di Stefania Sarallo Secondo la giornalista Giuliana Sgrena,…
di Claudio Paravati
Parole d’odio, lo hate speech, non è più questione solo da bar. Dal 21 marzo, con lo slogan «Silence hate – Changing words changes the world» e l’hashtag #silencehate, ha preso il via la campagna europea contro l’hate speech on line. Di che si tratta? Delle parole d’odio che costellano la rete internet, sui social network, nei blog, nei commenti agli articoli, nelle condivisioni di testi, foto o altro. Parole che ci raggiungono quotidianamente perché “socializzate” nella rete, dove incontriamo, talvolta quasi assuefatti, xenofobia, islamofobia, discorsi antisemiti e rigurgiti razzisti.