di Brunetto Salvarani (teologo)
Il 15 novembre è venuta a mancare una delle voci più autorevoli del rabbinato europeo.
ebraismo
intervista a Riccardo Di Segni (a cura di Claudio Paravati)
Rabbino-capo di Roma e vicepresidente della Conferenza dei rabbini europei, Di Segni ci spiega la genesi di “Fra Gerusalemme e Roma”.
La Tunisia, un esempio di dialogo interculturale e interreligioso
La Tunisia, nella sua storia è diventata simbolo di accoglienza: sempre aperta e tollerante, è il luogo dell’incontro dove non si impongono limiti culturali, religiosi o politici. Promuove le diversità, resta un modello di pluralismo e di incrocio di religioni e culture.
Pubblichiamo volentieri questa lettera inviataci dall’ingegner Roberto Paggi, che si riferisce all’articolo di Giovanni Franzoni pubblicato su Confronti di giugno 2017.
di Daniele Garrone (professore di Antico Testamento alla Facoltà valdese di teologia di Roma)
Di origini ebraiche, ma educato in una famiglia cattolica, il grande teologo e biblista Paolo De Benedetti – scomparso l’11 dicembre scorso – coltivò per tutta la vita le due anime della sua personalità, quella cristiana e quella della tradizione ebraica.
di Pupa Garribba
Arte, musica, teatro, cucina, conferenze, eventi letterari, visite guidate nelle sinagoghe e molto altro nella Giornata europea della cultura ebraica che si è tenuta il 18 settembre.
“Ebrei e cristiani: l’alterità come dono e compito” incontro della Fondazione Pietro Lombardini
Sabato 29 ottobre, ore 18:30, Teatro F. Tagliavini, Novellara (Reggio Emilia)
con Paolo Ricca e Bruno Segre.
di Adam Smulevich (tratto da Moked, il portale dell’ebraismo italiano)
La relazione è prima di tutto esperienza concreta. Fatta di saluti, incontri, difficoltà da superare assieme. Questo lo spirito con cui donne di diverse estrazioni culturali e religiose si sono riunite ieri (3 settembre) presso la comunità islamica di Firenze per una riflessione, informale e a più voci, sul tema. Un evento tra i più carichi di significato nel percorso che porterà all’avvio delle celebrazioni per la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica. “Era importante esserci, anche alla luce del luogo particolare in cui ci troviamo. Un’esperienza da non mancare” sottolinea la presidente della Comunità ebraica Sara Cividalli, il cui intervento si è focalizzato sull’esigenza di superare le barriere e rafforzare i linguaggi e i codici comuni.
“Pensando a questo incontro – le sue parole – ci siamo chieste se siamo ponti all’interno della nostra Comunità. È una sfida, ma è anche una necessità. Questo percorso è una necessità. Se aderenti a se stesse, centrate, noi donne siamo anche capaci di usare consapevolmente e interpretare il linguaggio maschile, oltre al nostro simbolico linguaggio femminile. Le donne sono bilingui. Dobbiamo esserne coscienti”. Viva cordialità ha segnato il confronto tra esperienze di vita differenti. A fare gli onori di casa Sanaa’a, esponente del direttivo islamico locale che molto si è spesa in questi anni nel dialogo con il mondo ebraico. “Salutiamoci, sorridiamoci, chiediamoci chi siamo, ascoltiamo i bisogni dell’altro, cerchiamo di essere presenti”. Questa, per Sanaa’a, la strada verso una più piena e reciproca comprensione.
di Daniela Mazzarella
Nasce a Roma una comunità «progressive» che intende porsi come alternativa ma non in conflitto con la comunità ortodossa storica romana. Secondo i membri di Beth Hillel – questo il nome della nuova comunità – un approccio pluralistico all’ebraismo può aiutare tutte le anime ebraiche ad affermarsi con serenità. Abbiamo intervistato Daniela Gean, uno dei membri fondatori della comunità riformata, e Federico D’Agostino, uno dei protagonisti del gruppo di preghiera che ha preceduto la nascita di Beth Hillel.
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