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Edgardo Mortara

Quando gli sgherri dell’ultimo papa re eseguirono l’ordine di rapire un bambino ebreo

by redazione 6 Settembre 2016

di redazione 6 Settembre 2016

di Augusta De Piero (dal sito www.diariealtro.it)
Il mio implacabile calendario (che di regola pubblico il primo giorno del mese) ogni 23 giugno recita “1858 – Papa Pio IX fa rapire il bambino ebreo Edgardo Mortara”.

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La chiamata di papa Francesco a “camminare insieme”, partendo dal basso voleva essere un invito ai teologi a ripensare metodi e contenuti di un rinnovamento ormai urgente anche a prescindere dal sinodo. Ciononostante, la Chiesa cattolica continua a non dare prova di grande coraggio e si rileva un certo “pericolo dell’indietrismo”.

Leggi l'articolo di Giancarla Codrignani: ... See MoreSee Less

Teologia e Sinodo o Teologia del Sinodo - Confronti

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Questo numero è dedicato al Sudan, raccontato da Luca Attanasio, che dallo scorso aprile vede in atto un conflitto armato tra le fazioni rivali del governo militare, che sta mettendo la popolazione civile in ginocchio con centinaia di morti, migliaia di feriti e profughi in massa. Un incubo contro cui si è infranto il sogno democratico nato con la Primavera del 2019, in cui è stato rovesciato il governo del dittatore Omar Hasan Ahmad al-Bashir.

Il focus sull'Africa prosegue con la Tanzania che dei quasi 62 milioni di abitanti, vede circa il 68% sotto la soglia di povertà, senza diritti sul lavoro e in lotta contro le epidemie di Hiv e di malaria. A parlarcene è Asmae Dachan.

A seguire si parla di ambiente con Grammenos Mastrojeni, intervistato da Claudio Paravati, che apre gli scenari sulle conseguenze catastrofiche che il cambiamento climatico avrà sul Pianeta e sui suoi abitanti, e sulla necessità di adottare uno stile di vita più “sostenibile”. Una scelta inevitabile, oltre che conveniente, anche per le imprese.

In chiusura, uno speciale a cura di Stefano De Matteis su Napoli. A un anno dalla morte di Diego Armando Maradona, il Napoli conquista lo scudetto e i quartieri popolari si tingono di azzurro in nome del “figlio di San Gennaro”, offrendo l'occasione di ragionare su Napoli città e su alcune delle sue espressioni più caratteristiche. ... See MoreSee Less

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