Secondo un report stilato dall’Osservatorio europeo dei media digitali, la crescente disinformazione relativa alle politiche o alle istituzioni dell’Unione europea e la circolazione di fake news ha registrato il suo apice nel periodo immediatamente precedente alle elezioni del Parlamento europeo.
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Dopo la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi avvenuta lo scorso 19 maggio dopo uno schianto in elicottero, l’ayatollah Ali Khamenei ha conferito ufficialmente a Mohammad Mokhiber, il primo vicepresidente iraniano, la carica di presidente ad interim. In molti si chiedono, però, se ci sarà continuità con la politica dell’ex presidente.
Le elezioni presidenziali in Russia si sono svolte dal 15 al 17 marzo scorso e sono state segnate da una nettissima vittoria del presidente in carica Vladimir Putin, che ha rivendicato l’87% dei voti, la più alta percentuale di vittoria in un’elezione presidenziale nellaRussia post-sovietica. Ma sono molti i dubbi sulla democraticità del processo elettorale.
Le elezioni presidenziali di Taiwan si sono svolte lo scorso 13 gennaio 2024 e hanno visto la vittoria di William Lai.
Nella corsa alle presidenziali degli Stati Uniti del 2024 c’è ancora la possibilità che gli elettori e le elettrici vedano Donald Trump contendere per la Casa Bianca. Eppure la rielezione di Trump potrebbe rappresentare la peggiore delle notizie possibili per la pace mondiale.
L’81% della galassia evangelical ha costantemente sostenuto il Presidente. A poco più di un anno dalle elezioni del 2024, però, la luna di miele tra The Donald e i suoi ferventi elettori cristiani sembra tramontata.
Gli aleviti, considerati una corrente dell’islam di derivazione sciita duodecimana originatasi nel XIII secolo in Anatolia dagli insegnamenti di Hajji Bektash Veli, rappresentano il secondo gruppo religioso della Turchia dopo i sunniti. Tra i principali sostenitori del secolarismo secondo il modello di Mustafa kemal “Atatürk”, sono stati spesso attaccati dagli islamisti sunniti e nazionalisti turchi di estrema destra. Con la vittoria del candidato alevita avversario del vincitore Erdoğan, Kemal Kılıçdaroğlu, alle elezioni la vita di questa minoranza così poco conosciuta sarebbe migliorata?
Con un vantaggio di poco più di quattro punti sul candidato unico dell’opposizione (Kemal Kılıçdaroğlu), Recep Tayyip Erdoğan vince il ballottaggio e si conferma per il terzo mandato. Molte le sfide per il “sultano” nel centenario della Repubblica turca: dalla ricostruzione dopo il sisma, alla crisi economica, passando per la politica estera.
Scendono in piazza i giovani e giovanissimi del Senegal inseguito alla condanna a due annidi prigione per “corruzione di giovani” del leader dell’opposizione e aspirante candidato alle presidenziali Ousmane Sonko. L’unico a poter tener testa all’attuale presidente Macky Sall, fortemente criticato per aver«indebolito il tessuto sociale e sgretolato le istituzioni».
Anche se Recep Tayyip Erdoğan ha dichiarato di essere “chiaramente in testa” alle elezioni presidenziali, al primo turno né lui né l’avversario Kemal Kılıçdaroğlu sono riusciti ad andare oltre il 50% dei voti, rendendo necessario un voto di ballottaggio il prossimo 28 maggio.