di Maria Cristina Laurenzi
Nell’enciclica Laudato si’ il termine di «natura» entra in contesti di pensiero che ne ampliano e ne arricchiscono originalmente il significato. Al centro dell’attenzione sono i problemi della «casa comune» a ogni persona che abita questo pianeta, che perciò è invitata alla riflessione e al dialogo; la comunicazione tra culture, la condivisione dei risultati della ricerca scientifica, l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno verso tutta la famiglia umana sono in funzione di «uno sviluppo sostenibile e integrale». A questo scopo risultano «inseparabili la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore» (n. 10). «Se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea» (n. 11). Nell’appartenenza degli uomini al mondo è dunque compreso il rispetto della natura, la solidarietà con gli altri, nelle relazioni personali e sociali; è anche possibile il riconoscimento di una differenza tra il mondo come «problema da risolvere» e un «mistero», che apre il limite dei singoli aspetti della realtà e del loro insieme a un ascolto e a una domanda che li trascende (n. 12).
enciclica
di Luigi Sandri
Perché, bruciando tutti i media, un certo sito, legato a L’Espresso, lunedì ha anticipato l’intero testo dell’enciclica Laudato si’ che ufficialmente i giornalisti accreditati presso la Sala stampa della Santa Sede avrebbero ricevuto giovedì 18 giugno, alle ore 9, e con embargo alle 12 dello stesso giorno? Concordo con quanti ritengono che si tratti di un’operazione scientificamente preparata per cercare di sabotare il documento di papa Francesco. Il sabotaggio consiste nel depotenziare il messaggio del testo perché, adesso ormai diffuso in anticipo su molti siti internet, e ieri e oggi commentato con intere pagine dai maggiori quotidiani, fa perdere incisività e novità alla prevista presentazione ufficiale.
Naturalmente, il testo non è arrivato dal cielo, al citato settimanale: una mano amica – una mano vaticana o comunque ecclesiastica – glielo ha passato, proprio allo scopo di lanciare uno scoop che sconvolgesse la programmata presentazione. Infatti, i media non daranno più lo spazio previsto all’enciclica, in quanto ormai priva di novità, e dunque potendo apparire ai lettori una «minestra riscaldata».