di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
La Corte penale internazionale dell’Aja sta indagando sui crimini contro l’umanità commessi nella Repubblica Centrafricana dalla fine del 2012 in poi.
Enzo Nucci
di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
Alcuni Paesi africani prendono posizioni differenziate rispetto alla vicenda che vede l’Arabia Saudita e altri stati del Golfo accusare il Qatar di sostenere il terrorismo, anche attraverso l’uso della potente emittente Al Jazeera.
di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
Ad agosto i cittadini kenioti saranno chiamati alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, il Parlamento e numerosi governatori di contea. Dopo la nascita di un cartello unitario che riunisce tutte le opposizioni, la rielezione di Uhuru Kenyatta non è così scontata come sembrava. Molto alto il rischio di brogli, disordini e violenze.
di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
In Sudafrica il partito che fu di Nelson Mandela è in grave crisi: scandali, corruzione, emorragia di voti e una lotta per la successione a Jacob Zuma.
di Enzo Nucci
Dopo sedici anni esatti, il suo mandato è scaduto, ma il presidente della Repubblica democratica del Congo Joseph Kabila non ha nessuna intenzione di uscire di scena e fa di tutto per rimandare le elezioni, che si dovevano tenere a novembre. Continuano intanto i massacri delle popolazioni del Nord Kivu.
di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
In Etiopia è in corso una violenta repressione da quasi due anni contro le etnie oromo e amhara: 500 morti, migliaia di arresti e 14 giornalisti in manette. Il gesto clamoroso dell’atleta Feyisa Lilesa alle Olimpiadi di Rio 2016 ha tentato di squarciare il velo di silenzio della comunità internazionale.
di Enzo Nucci (corrispondente della Rai per l’Africa sub-sahariana)
Negli ultimi tempi si moltiplicano le defezioni da parte di paesi africani dalla Corte penale internazionale dell’Aja. Alcuni l’accusano di aver preso di mira solo loro, utilizzando due pesi e due misure. Anche per Amnesty international la Corte metterebbe l’accento su alcune situazioni e ne minimizzerebbe altre. La Corte si difende ricordando anche le inchieste su conflitti non africani: Colombia, Palestina, Ucraina e Afghanistan.
di Enzo Nucci
«Ebola is real». Questo è lo slogan ripetuto ossessivamente sui manifesti che tappezzano muri, uffici pubblici, automobili di Monrovia, capitale della Liberia. Il governo (prima ancora di fronteggiare la diffusione del virus) ha dovuto rassicurare i cittadini che non era l’ennesimo stratagemma ideato dai suoi politici per succhiare altri fondi alla comunità internazionale ed arricchire i propri conti correnti. La percezione popolare ha dapprincipio individuato nei componenti della classe dirigente gli artefici del grande allarme per continuare ad arricchirsi a spese dei poveri. Perché Ebola è innanzitutto figlio della miseria, ovvero del collasso delle strutture sanitarie, della mancanza di acqua corrente, fogne ed energia elettrica nelle abitazioni. Non è infatti casuale che l’epidemia si sia sviluppata in Liberia, Sierra Leone e Guinea, tre fragili nazioni dell’Africa occidentale reduci da decenni di instabilità, guerre civili, dittature sanguinarie e con un presente, che le accomuna, di corruzione e crescita economica assente.
Nucci è corrispondente della Rai per l’Africa sub sahariana.
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