di Mostafa El Ayoubi – I jihadisti di Al Qaeda combattono non solo contro al-Assad, ma contro tutte le minoranze presenti in Siria: principalmente alawiti, curdi e cristiani. Questi ultimi sono considerati dagli islamisti dei «crociati» alleati di al-Assad (ma la Siria è considerata uno dei primi centri del cristianesimo; Antiochia di Siria fu la città dove i seguaci di Gesù assunsero il nome «cristiani») e stranamente non vengono difesi dai governi occidentali, che hanno come obiettivo principale la caduta del regime siriano.
Uno degli aspetti più peculiari della guerra contro la Siria è la preponderanza dei gruppi armati islamici. I jihadisti di Al Qaeda, in particolare Jabhat Al-Nusra, sono riusciti ad infiltrarsi in maniera capillare in tutto il paese. Con la loro convinzione di martirizzarsi «in nome di Allah», sono molto determinati a far fronte all’esercito governativo; più di quello che è riuscito a fare il suo rivale, l’Esercito libero siriano, costituitosi in Turchia per marciare su Damasco.
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