Gli uomini e le donne di tutti i tempi sono stati interpellati dagli eventi della storia ad assumere decisioni per dare un futuro all’umanità.
Anche noi, oggi, siamo interpellati dalla devastante guerra mondiale a pezzi, che va avanti dall’11 settembre del 2001, con conseguenze gravissime per milioni e milioni di persone uccise, ridotte alla fame o costrette a fuggire dai propri paesi.
fedi
La Tunisia, un esempio di dialogo interculturale e interreligioso
La Tunisia, nella sua storia è diventata simbolo di accoglienza: sempre aperta e tollerante, è il luogo dell’incontro dove non si impongono limiti culturali, religiosi o politici. Promuove le diversità, resta un modello di pluralismo e di incrocio di religioni e culture.
E’ uscita l’Agenda della pace 2018 curata da Confronti.
Per ordinarla, potete scrivere a info@3.121.62.245
Spiritualità. Moltiplicazione delle forme nella società secolare
di Luigi Berzano
Editrice bibliografica, 2017
128 pagine, 9,90 euro
Una Rassegna delle riviste culturali italiane a “Più libri più liberi”
Sostenuta dai fondi dell’otto per mille valdese la prima “Rassegna delle riviste culturali italiane” in agenda a Roma nel quadro di “Più libri più liberi”. Numerosi ospiti del mondo delle fedi parteciperanno a tavole rotonde sui temi riferiti alle religioni mondiali, la libertà religiosa e le nuove spiritualità.
di Mostafa El Ayoubi
Le persone di fede musulmana che vivono in Europa fanno fatica a vedersi riconosciute come parte integrante del futuro del continente. Che siano in Europa da pochi anni o da più generazioni, vengono spesso avvertite – dal resto della popolazione, ma anche dalle stesse istituzioni – come un “corpo estraneo”.
Cari lettori e care lettrici, Confronti, raccogliendo l’eredità della rivista CEM Mondialità che ha cessato le sue pubblicazioni, ha editato per il…
Ad Assisi, dal 18 al 20 settembre, si è svolta la Giornata mondiale di preghiera per la pace “Sete di pace. Religioni e culture in dialogo”. Erano presenti circa cinquecento rappresentanti delle varie religioni, e anche sei Nobel per la pace e rappresentanti del mondo della cultura.
Religione/religioni
Firenze, 12 novembre 2016 – Sala della Cassa di Risparmio
Cari britannici, la vostra “parrocchia” non sia il vostro mondo
di Tim Macquiban
Dichiarazione a titolo personale del direttore dell’Ufficio metodista per l’ecumenismo di Roma e pastore della Chiesa metodista di Ponte Sant’Angelo.
Come può uno che è stato un fervente ed appassionato europeista sin da quando il Regno Unito ha aderito alla Comunità economica europea, nel 1975, accettare il voto “Leave” che l’elettorato britannico ha espresso il 23 giugno? Nonostante gli sforzi dei leader di quasi tutti i partiti e di molti capi di chiesa, leader della finanza e dell’industria e del mondo dello sport, delle arti e dello spettacolo, per convincerli a votare “Remain”, gli elettori con una risicata maggioranza del 4% (52 a 48%) hanno votato per lasciare l’Unione europea.
Le conseguenze di questo devono ancora essere pienamente percepite. È una vittoria per la libertà e per le forze anti-establishment, che incoraggia a mostrare i muscoli analoghi movimenti nazionalisti, populisti, anti-governativi e contro l’immigrazione in Francia, nei Paesi Bassi e altrove?
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