Le donne hanno in mano sia il governo, sia l’opposizione. Cambia qualcosa? Parlano degli interessi del loro genere? Si rivolgono al loro genere almeno per ragioni elettorali?
genere
di Luciana Borsatti. Giornalista e scrittrice Ma davvero anche in Iran il maschio è in crisi? Proprio nel Paese dove sembrano dominare il modello militare…
di Giancarla Codrignani. Giornalista, scrittrice e già parlamentare. Otto marzo: personalmente non mi fa più nessun effetto. Ma il parere di una…
di Patrizia Larese
Nel 1996 Tarana Burke, attivista americana di colore e direttrice di un campeggio per giovani, non avrebbe mai immaginato che sarebbe diventata l’ideatrice di una campagna internazionale che, dopo vent’anni, avrebbe coinvolto milioni di donne nel mondo.
Tra Eva e Maria. La questione di genere nella nuova edizione dei Testi dell’Agenda Latinoamericana
di Claudia Fanti
di Giancarla Codrignani – tratto da “Noi Donne” di dicembre 2016
Come spiegato dalla direttrice di “Noi Donne” Tiziana Bartolini, il numero di dicembre è stato l’ultimo “cartaceo”. Da quest’anno la storica rivista prosegue solo sul web. Vi proponiamo l’intervento di Giancarla Codrignani.
di Patrizia Cupelloni (psicoanalista)
Vi proponiamo un intervento pronunciato in occasione dell’incontro sul libro della pastora Elizabeth Green “Padre Nostro? Dio, genere, genitorialità” che si è svolto nella Comunità cristiana di base di San Paolo a Roma.
“Dio odia le donne” di Giuliana Sgrena Il Saggiatore, 2016 204 pagine, 18 euro di Stefania Sarallo Secondo la giornalista Giuliana Sgrena,…
di Valeria Fraschetti
I corpi, violati e senza vita, di due giovani che pendono da un albero di mango. È l’immagine che settimane fa ha fatto il giro del mondo destando un’ondata d’indignazione e che resterà nella Storia come una delle più eloquenti testimonianze dei pericoli che insidiano le vite delle donne dell’India. Eppure, il pervasivo fenomeno degli stupri è purtroppo solo un tassello di un complesso e variegato mosaico di fotogrammi altrettanto drammatici, ma ancora spesso sottaciuti, sulla condizione femminile indiana. Dei tanti paesi dove le vite delle donne sono una gimcana tra abusi e soprusi, l’India è uno dei pochi dove queste possono vedersi negato persino il diritto alla nascita. Mentre la marcia economica del paese avanza, la classa media s’ingrossa e le tv entrano persino negli slum, l’atavica preferenza per i figli maschi resiste. Incredibilmente. Una bimba viene ancora percepita da molte famiglie come una zavorra economica e sociale. Tanto vale disfarsene: la pensavano così cent’anni fa come oggi. Con la differenza che ora esistono tecnologie a basso costo – vietate per legge, ma di fatto accessibili – per scoprire il sesso di un feto.
di Anna Maria Marlia – La discussione avvenuta in questi giorni alla Camera è stata utile, perché ha messo in piena luce un atteggiamento ostile, motivato dal timore di parte degli uomini di perdere i propri vantaggi, e da un persistente rifiuto di riconoscere una sostanziale parità di genere tra donne e uomini.
Non pensiamo che si possa costruire una coscienza di genere semplicemente sostenendo la pari presenza numerica nelle liste elettorali. Tuttavia la presenza di un alto numero di donne in Parlamento viene a indicare il riconoscimento di una crescita civile, di responsabilità, di esperienza da parte delle donne; di una loro specifica capacità di proporre cambiamenti e innovazioni relative alla vita della donne, al miglioramento delle condizioni di vita in ambito lavorativo e sociale in genere.