di Gianni Manghetti
Economista, già collaboratore di Luciano Barca, già presidente ISVAP, Manghetti è attualmente alla direzione della Cassa di Risparmio di Volterra e ha scritto vari libri, di cui l’ultimo («Lacrime asciutte») è stato recentemente recensito sulla nostra rivista.
È nei momenti di crisi che la classe dirigente di un Paese deve mostrare di avere la capacità e la forza per proporre e portare a compimento soluzioni in grado di indicare a tutto il Paese un percorso di risanamento. Ciò comporta gestire e saper affrontare tutti i prevedibili malumori e tutte le proteste che i sacrifici impongono, nonché saper convincere che le medicine, seppur amare, possono curare la malattia. E ciò è tanto più vero quanto più la crisi è il risultato, com’è oggi, di un intreccio tra una perdurante caduta collettiva di valori etico – morali e una stagnazione ultradecennale degli investimenti.
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