di Maurizio Simoncelli (vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio disarmo – Iriad)
In questo momento, nel mondo, sono in corso fra i trenta e i cinquanta conflitti. Il ruolo chiave dell’export di armi.
guerre
di Ludovico Basili, Walter Nastasi, Roberto Valenti
(Istituto EcoAmbientale)
Sono oltre cento, negli ultimi settant’anni, i conflitti che hanno tra i principali fattori scatenanti le crisi ambientali. Molti di essi sono tuttora in corso e la situazione non accenna a migliorare, se pensiamo che nei prossimi anni aumenteranno ancor di più le persone che vivono in aree dove l’acqua è una risorsa scarsa.
di Vittorio Agnoletto, già presidente della Lega italiana per la lotta all’Aids ed europarlamentare, oggi è membro del board internazionale del network Freedom Legality And Rights in Europe.
«La rapina delle risorse naturali e lo sfruttamento coloniale sono fatti acclarati, ma non conclusi. Oggi proseguono affiancando a strumenti già da tempo in uso, quali le guerre per procura (come ad esempio in Congo o in Sudan), l’appoggio a dittatori di ogni risma (non ultimo il generale al Sisi in Egitto), altri strumenti ideologicamente e tecnicamente più sofisticati quali le guerre per esportare la democrazia in Afghanistan, Libia, Siria, Iraq… e gli accordi commerciali come gli Epa tra Ue e Africa subsahariana».
Giovedì 19 luglio 2001 un corteo di decine di migliaia di persone, accompagnate da musica e danze attraversava il centro di Genova, non c’erano ancora state la repressione, le torture e la morte di Carlo Giuliani. Era il corteo con e per i migranti, per la libera circolazione delle persone