di Michele Lipori. Redazione Confronti Nell’ultimo censimento redatto dal Governo indiano (2001) la popolazione indiana si contava in India una popolazione pari a 1210.193.422…
hindu
di Nivedita Menon. Scrittrice e attivista femminista, insegna Storia del Pensiero politico alla Jawaharlal Nehru University (India). L’India contemporanea è chiamata a…
di Debora Spini. Centro Studi Confronti. L’esistenza stessa della repubblica indiana è il risultato di un coraggioso progetto politico che, in un…
di Neera Chandhoke. Saggista, già Prof.ssa di Scienze politiche alla Delhi University (India). Dopo le elezioni del 2019 il Bharatiya Janata Party…
Dal 1923, con la pubblicazione d’un testo che sviscera i suoi pensieri, il bramino Vinayak Damodar Savarkar indica con il neologismo hindutva l’antidoto a quegli elementi – giudicati come un “corpo estraneo” da estirpare – che avrebbero inquinato il millenario spirito hindu. Un’ideologia che permea ancora oggi la politica e le società indiane.
Nell’induismo colpa, pena e perdono soggiacciono a un principio di giustizia (sanatana dharma) da cui si trae ispirazione o da cui si devia. In questa ottica è importante il processo di consapevolezza per ciò che si è fatto, atto a non ripetere più l’errore. Anche la pena ha e deve sempre mantenere il fine di educare o di rieducare ai princìpi del dharma.