di Luciana Borsatti. Giornalista e scrittrice Un mestiere pericoloso. Questo è il giornalismo per tanti professionisti dell’informazione che rischiano anche la vita…
Informazione
di Patrizia Larese
In alcuni Paesi del mondo uccidere o mettere dietro le sbarre un reporter non è un evento poi così straordinario e purtroppo neppure inusuale. Anche in Italia la vita dei giornalisti impegnati in indagini complesse è sempre più a rischio e pericolosa.
di Stefano Corradino (giornalista a Rainews24 e direttore di Articolo21)
In vista delle elezioni del 4 marzo, Articolo21 invita i candidati più sensibili al tema della libertà d’informazione ad assumersi l’impegno di portarlo all’attenzione del prossimo Parlamento.
Gli esteri nei telegiornali: presentato a Roma il primo Rapporto “Illuminare le periferie”
di Matteo Cionti
Una «visibilità media» dell’informazione estera in continuo aumento nei telegiornali ma, contemporaneamente, un «oscuramento quasi totale» delle periferie del mondo. È questo il quadro che emerge dal primo Rapporto “Illuminare le periferie”, promosso dalla Federazione nazionale della stampa italiana insieme con Usigrai, Cospe e Osservatorio di Pavia.
di Karima Moual (scrittrice e giornalista)
Svelatevi! Sì, è il caso di utilizzare proprio questo termine per voi musulmani che non fate notizia, che non avete aperte le porte dei talk show, degli spazi di discussione sociale e anche della politica. Siete fuori da ogni partecipazione solo perché non fate dell’Islam la vostra unica bandiera.
di Gianna Urizio (giornalista, già presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia, impegnata al Centro antiviolenza “Donna LISA” di Roma)
Il 26 novembre hanno sfilato a Roma centinaia di migliaia di donne e uomini contro la violenza esercitata sulle donne, ma i media quasi non ne hanno parlato.
di Vincenzo Vita
(pubblicato su “il manifesto” del 2/11/2016)
Par condicio luterana. Dopo l’incontro di Lund, in Svezia, tra il Papa di Roma Francesco e il presidente della Federazione luterana mondiale…
“Illuminare le periferie del mondo”. Una rete per accendere le realtà oscurate
Roma 18 dicembre 2015, ore 15, Federazione nazionale della stampa italiana
corso Vittorio Emanuele II, 349 (Roma)
In concomitanza con la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospita la presentazione del sito www.illuminareleperiferie.it, lo strumento scelto dalla rete delle associazioni che aderiscono al progetto “Illuminare le periferie del mondo” per dare luce e voce alle storie troppo spesso ignorate dall’informazione mainstream.
Il sito sarà il luogo dove descrivere la geografia degli oscuramenti, dove riflettere su nuovi modelli di società e di informazione e dove dare ai fatti, alle realtà, alle campagne e ai temi trascurati dei media generalisti la visibilità che meritano. Sarà dunque il contenitore delle iniziative promosse dalle associazioni che aderiscono al progetto; un progetto che si alimenterà del lavoro sul campo di ognuna delle organizzazioni promotrici.
di Vincenzo Vita
(già senatore del Partito democratico, nell’ultima legislatura Vita ha fatto parte della commissione di vigilanza Rai e si occupa da sempre di comunicazione e internet)
Il progetto di riforma radiotelevisiva di Renzi è una vera e propria controriforma: un passo indietro di quarant’anni, a prima della legge del 1975 che riformò davvero la Rai. Poi la ricerca del pluralismo degenerò nella lottizzazione, ma l’attuale progetto non affronta questo problema. Si vorrebbe una Rai sotto l’egida del «Partito della Nazione».
«Verrà un giorno…», diceva ne I promessi sposi Fra Cristoforo. E chissà se verrà mai un giorno in cui la questione della Rai assurgerà al rango di grande vicenda industriale, tecnologica e culturale. Già, perché – come sottolineò lucidamente Raymond Williams nel 1974 – la (radio)televisione è tecnologia e forma culturale. Tuttavia, speranze e profezie non trovano spazio nella concreta discussione in corso. Il disegno del governo Renzi è molto, molto di meno. Per riprendere la «leggerezza» di Calvino, si tratta di «sottrarre peso» ad annunci e descrizioni, separando la sostanza dall’accidente: il poco che rimane è limitato e terribile. Il baricentro del testo è di fatto uno solo: la conquista da parte dell’esecutivo della romana cittadella di viale Mazzini. Una vera e propria controriforma. Un grottesco (oltre che pericoloso) viaggio a ritroso nel tempo: si spostano indietro i calendari di quarant’anni.
Oggi alle 18 tutti a piazza Farnese in solidarietà con le vittime e a difesa della libertà di espressione e di informazione
Oggi 8 gennaio alle ore 18, a Roma, fiaccolata di solidarietà per le vittime dell’attentato terroristico nella redazione di Charlie Hebdo e a difesa della libertà di espressione e di informazione in Francia, in Europa ed ovunque nel mondo. L’appuntamento è in piazza Farnese, davanti alla sede dell’Ambasciata di Francia. A promuovere l’iniziativa sono, tra gli altri: Federazione Nazionale Stampa Italiana, Ordine nazionale dei giornalisti, Articolo21, Associazione Stampa Estera, Associazione stampa romana, Usigrai, Cgil, Cisl, Arci, Acli, Amnesty Italia, Se Non Ora Quando, GiULiA Giornaliste, European Alternatives, Libera informazione, Tavola della pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Rete della Perugia-Assisi, Comitato Romano di Solidarietà con il Popolo Siriano, Redazione del portale dell’ebraismo italiano www.moked.it e di Pagine Ebraiche, Unione Italiana Sport Per tutti (Uisp), Ossigeno per l’Informazione, Unione degli Universitari, Rete degli Studenti medi, Ordine dei giornalisti del Lazio, Rivista Confronti, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (Fcei), Giornale Radio Sociale, Forum nazionale del Terzo Settore.
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