Tra le 3800 pagine di motivazioni della sentenza di primo grado del maxiprocesso che chiama in causa la cattiva gestione della grande fabbrica di Taranto, il racconto dei colleghi degli operai uccisi e dei periti inchiodano i dirigenti: assenza di formazione, manutenzione delle macchine inadeguata, ma la produzione doveva continuare ad ogni costo.
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