di Maurizio Ambrosini. Professore di Sociologia delle migrazioni. Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, Università di Milano. Il premier Draghi ha scelto…
Libia
di David Meghnagi. Psicologo e psicanalista, ideatore e direttore del Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah presso l’Università Roma…
di Michele Lipori. Redazione Confronti TUNISIA Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, laureato disoccupato, per guadagnarsi da vivere vende verdure al mercato…
di Luca Attanasio. Giornalista e scrittore. A dieci anni dall’inizio di quell’incredibile “effetto domino” che scosse dalle fondamenta il potere costituito in…
di Francesco Petronella. Giornalista e analista di politica internazionale. A dieci anni di distanza, quando oggi si parla della stagione delle rivolte…
di Roberto Bertoni. Giornalista e scrittore. Bastò il suicidio di un venditore ambulante tunisino, Mohamed Bouazizi, che si diede fuoco il 17…
di Gaetano De Monte. Giornalista È il 27 giugno del 2009. Un gruppo di 89 persone, dei quali 75 di origine eritrea,…
Sui media negli ultimi anni si parla sempre più spesso di migrazioni, con posizioni molto distanti tra loro. In tutti i discorsi però, quale sia la loro prospettiva o atteggiamento, appare un’affermazione di partenza, quasi fosse un inciso comune: le migrazioni sono un fenomeno epocale.
di Mostafa El Ayoubi
Divisa tra Al Sarraj, Haftar e altri ancora, la Libia si trova oggi in una condizione di totale sbandamento.
Noi rappresentanti di movimenti, associazioni e gruppi del mondo della pace e della nonviolenza siamo preoccupati delle pressioni esercitate sul nostro governo perché assuma un ruolo guida nell’intervento militare in Libia a fianco di altre potenze occidentali. Il Presidente del Consiglio ha detto che “non è in programma una missione militare italiana in Libia”. Ne prendiamo atto. Ma i problemi restano: – il contrasto all’espansione del terrorismo del sedicente Stato islamico; – una minaccia alla sicurezza del nostro paese; – la stabilizzazione della nazione nordafricana. La guerra non è il mezzo adeguato per sconfiggere il terrorismo né tantomeno per portare stabilità alla Libia. Basterebbe guardare alla storia di questi ultimi anni per capire che gli interventi militari non hanno risolto i problemi, li hanno invece aggravati.
- 1
- 2